Angelo Persichilli, il flauto magico


Angelo Persichilli, uno dei più ceelbri flautisti italiani, è nato a Castellino del Biferno (Campobasso) il 15 febbraio 1939 ed è morto a Roma il 15 gennaio 2017).
Ha studiato flauto al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con Arrigo Tassinari, si è perfezionato a Zurigo (Svizzera) con Andrè Jaunet, studiando inoltre composizione con Nazario Bellandi e Armando Renzi.
Nel 1958 è diventato primo flauto dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia.
Ha insegnato, dal 1967 al 1968, presso il Conservatorio Casella dell’Aquila, dal 1969 al 1975 al Conservatorio L. d’Annunzio di Pescara e dal 1976 al 1989 presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Dal 1991 ha curato la direzione artistica dell’Associazione Coro Polifonico Romano del Gonfalone di Roma.
Negli anni Settanta ha svolto un’intensa attività concertistica, esibendosi con le più importanti orchestre sinfoniche italiane e internazionali sotto la guida di Abbado, Gatti, Gavazzeni, Maag, Renzetti e Spivakov.
Nel 1978 ha scoperto un concerto di Mercadante per flauto e orchestra presso la Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, che ha poi interpretato ed inciso in prima esecuzione d’epoca moderna con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Riccardo Chailly. Insieme a Carmelo Bene ha ottenuto un grande successo con l’Hyperion di Bruno Maderna a Milano (Rai) e a Roma (Santa Cecilia).
Ha inciso diversi brani per la Rca, Fonit Cetra, Frequenz, Edi-Pan, Europa ed altre etichette discografiche.
Ha inciso numerose opere in prima esecuzione ed a lui dedicate di molti compositori contemporanei come Francesco Pennisi (eseguito con K. Martin a Torino e con Gabriele Ferro a Palermo) e Goffredo Petrassi.
Come solista ha suonato con molte delle orchestre sinfoniche internazionali.
A Magliano Sabina ha luogo annualmente il premio flautistico a lui dedicato (nel 2019 la seconda edizione).
La figlia Susanna coltiva la passione del padre. Gli altri figli sono Silvia e Alfredo.

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