
Animenta, con sede a Guidonia Montecelio (Roma), nasce dalle storie di coloro che hanno sofferto o soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN). Il racconto di chi ha sofferto di disturbi del comportamento alimentare mette in luce che cosa significhi realmente affrontare queste malattie. Le storie offrono infatti la possibilità di entrare in empatia con l’altro. In una storia possiamo riconoscerci, da una storia possiamo trarre speranza. Una storia può farci sentire meno soli. Le esperienze di due persone accomunate dalla stessa malattia non saranno mai perfettamente sovrapponibili. A fare la differenza è il vissuto personale di ciascuna di loro.
Animenta parte dalle storie proprio per restituire dignità e spessore a tutte le persone che scompaiono dietro a un numero o ad un’etichetta. Per riconoscere loro la possibilità di cercare un proprio tempo e un proprio spazio, ma anche di scoprire che la malattia è solo una piccola sfumatura di una tavolozza di colori con cui poter creare una combinazione di colori unica e irripetibile.
Animenta collabora con una rete di professionisti della salute mentale e della nutrizione, per fare la differenza nella vita delle persone portando le competenze degli esperti insieme alle storie di vita vera.
L’organizzazione parte dai bisogni delle persone, per accendere una luce di speranza e di fiducia nelle case di chi incontra un DAN sulla propria strada e portare un benessere tangibile a livello individuale e collettivo. La scelta di coinvolgere i professionisti specializzati nella cura di queste malattie nasce dall’esigenza di fornire una panoramica di queste malattie che vada in profondità e si basi su informazioni attendibili, aggiornate e sempre consolidate dalla pratica e dall’esperienza nel settore.
Animenta vuole essere uno spazio libero dal giudizio in cui ognuno possa sentirsi accolto con le proprie peculiarità e il proprio vissuto personale. L’associazione offre un primo supporto alle persone che stanno affrontando un DAN e si sentono sole, in difficoltà o disorientate, ma anche alla loro famiglie, attraverso dei gruppi di auto-mutuo-aiuto che si svolgono online. In ultima istanza Animenta funge poi da ponte tra l’utenza e i professionisti del settore: grazie ad un database in continuo aggiornamento, i volontari dell’associazione si impegnano per mettere in contatto medici e utenti in base alle esigenze (e alla collocazione geografica) di questi ultimi.
Per agosto Alimenta lancia un camp in Molise, territorio particolarmente adatto al tema della serenità e del rapporto con una natura ancora incontaminata. Il camp è dedicato alla riscoperta di sé oltre il disturbo alimentare. È quel luogo in cui ogni storia è accolta, ogni percorso ascoltato e ogni persona vista oltre il suo corpo e la malattia.
A Montefalcone (Campobasso) sono previsti quattro giorni in mezzo alla natura tra attività ed esperienze con un’equipe multidisciplinare di professionisti esperti in disturbi alimentari, educatori e content creator. Il camp coinvolge anche le famiglie al fine supportare chi vive accanto a chi soffre di un Disturbo Alimentare.
Dal 22 al 25 agosto 2024, quattro giorni per stare insieme in un ambiente protetto e privo di giudizio, per riscoprire noi stessi e gli altri. Ma soprattutto per capire che non siamo soli. Quattro giorni all’insegna di esperienze, attività ludiche e momenti di scambio e confronto.
Durante il Camp verranno svolte tantissime attività, tra cui:
- Arteterapia per la riscoperta del benessere psicofisico attraverso il contatto con l’arte (cucito, ceramica, costruzioni di cestini di vimini etc);
- Laboratorio di scrittura per dare voce alle proprie emozioni
- Laboratorio di cucina, per riscoprire il cibo, i suoi gusti e i suoi profumi;
- Visite guidate per conoscere il territorio locale del Molise, conoscere gli aspetti culturali e culinari della regione molisana.
Ci saranno anche momenti liberi, in cui poter prendere del tempo per se stessi, in compagnia di un buon libro o facendo l’attività che più rilassa.
Il Camp si tiene nel Villaggio Shalom un luogo immerso nella natura interamente a disposizione per noi:
- “Casa Grande” al cui interno ci sono gli spazi comuni (sala da pranzo, cucina, salone e bagno);
- 3 Casette con 20 posti letto con camere e bagni, dislocate nel villaggio;
- 1 Casetta Appartamento con 3 camere, cucina e bagno;
- Ampio spazio verde con alberi, panchine e tavoli.
I professionisti
Insieme ai volontari di Animenta, ci saranno professionisti esperti in Disturbi Alimentari che ti supporteranno, durante l’esperienza e fungeranno da ponte con i genitori e la famiglia.
Arriveranno poi autori e content creator per realizzare insieme delle attività.

Laura Montanari
Psicologa clinica e Counselor, Vicepresidente Animenta APS

Lucia Elisabetta Abate
Dietista e docente di alimentazione

Dott.ssa Valeria Galfano
Medico Dietologo e Personal Trainer
Cosa comprende il pacchetto
300€/persona
Comprende l’esperienza completa di alloggio, i laboratori, le esperienze culturali, i pasti e tutto ciò che si legge sotto “cosa è incluso”.
Cosa è incluso:
- Alloggio
- Vitto
- Visite Guidate
- Attività Laboratoriali
- Trasferimento per le attività fuori dal villaggio
Acconto di 100€Paga per intero
Cosa non è incluso:
- Viaggio A/R
- Eventuali spese personali
Come arrivare
Per arrivare a Montefalcone nel Sannio consigliamo il treno:
- Per chi arriva dalla Costa Adriatica, la stazione più vicina per raggiungere l’Animenta Camp è quella di Vasto San Salvo.
- Per chi arriva dalla Costa Tirrenica o da zone più interne, la stazione migliore è Isernia.
Una volta arrivati alla stazione, vi verremo a prendere noi.
È possibile raggiungere il Villaggio Shalom anche in macchina e c’è possibilità di parcheggio nel villaggio.
Queste sono le aziende che hanno già aderito e ci stanno supportando in questo progetto:


