Annalisa Muzio, la candidata sindaco di Latina ha origini molisane

Annalisa Muzio

Latina ha un candidato sindaco di origine molisana. È Annalisa Muzio, avvocatessa, figlia e nipote di profumieri, per cui il paese d’origine non può che essere Sant’Elena Sannita (Isernia).

È l’ultima generazione di quell’esodo – quasi biblico – che da Cameli, l’antico nome di Sant’Elena, ha sparpagliato almeno cinquecento famiglie in tutta l’Italia centromeridionale, alcuni componenti a fare gli arrotini e poi ad aprire le profumerie grazie alle richieste dei barbieri, i principali clienti.

Annalisa Muzio porta orgogliosamente il cognome di questa dinastia che a Roma conta ancora tanti punti vendita. Lei nel 2001 s’è laureata in giurisprudenza col massimo dei voti su tesi sperimentale in diritto amministrativo sugli accordi di programma degli enti locali. Dal 2005 è iscritta all’ordine degli Avvocati di Latina. Ha fondato lo studio Marchionne&Muzio specializzato in diritto del lavoro, diritto societario, bancario e amministrativo nel quale esercita come avvocato senior. E’ madre di due bimbi. È l’orgoglio di una famiglia che, grazie alla tenacia e al lavoro sodo, ha raggiunto traguardi importanti in diversi settori, dal commercio alla politica.

Annalisa Muzio

L’avvocatessa Muzio ha maturato una serie di esperienze significative in società strutturate di primaria importanza come l’ufficio legale di Abbot spa, pur mantenendo un filo diretto con la specializzazione e l’aggiornamento professionale. Di quegli anni sono i master in diversi atenei italiani tra i quali l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università di Siena, oltre alla frequentazione di seminari e corsi di alta formazione sia presso i medesimi atenei che all’interno di associazioni datoriali quali Confindustria e Confcommercio.

Per quest’ultima, dal 2020, ricopre la carica di sub commissario con delega ai rapporti con il Comune di Latina.

Attivissima nel sociale e nell’associazionismo, è stata elemento fondante del Centro Studi Legalia, della Consulta dei Borghi, dell’Osservatorio per lo sport ed il turismo sportivo e dell’Associazione culturale “Minerva”, di cui ricopre la carica di presidente. Con tali associazioni ha dato vita a progetti di largo respiro nel terzo settore e in ambito culturale.

Parla fluentemente l’inglese e il francese ed è membro del Comitato provinciale dell’Inps, presidente della commissione degli esercenti attività commerciali e socio fondatore di Impresa, associazione dell’Industria e delle piccole e medie imprese nata nel 2018.

Nel 2021 ha fondato e presiede l’associazione “Fare Latina” che ha come scopo quello di migliorare le condizioni sociali e del territorio attraverso progetti culturali, sociali e civili. Ed ora proprio con questa sigla è candidata alla carica di primo cittadino di Latina. “Da qui l’impegno nei confronti della città per un’amministrazione che si ispiri a tali valori” scrive sul suo sito.

Valori che sono il prodotto di un retroterra collocato lontano. Nel Molise, nel difficilissimo dopoguerra, i paesi hanno continuato a svuotarsi. Da Sant’Elena Sannita i più sono finiti a Roma e a Napoli, aprendo profumerie e coltellerie. Anche Latina è stata meta di arrivi: la rilevante espansione commerciale ha investito innanzitutto corso della Repubblica, lo struscio della città, polarizzatore di visite da tutta la provincia. Qui Giovanni Muzio ha aperto una profumeria, diventata subito di successo.

Sant’Elena Sannita (Isernia)

Nato nel 1912 a Sant’Elena Sannita, orfano a soli quattro anni, Giovanni ha conosciuto subito le asprezze della vita. Il fratello maggiore Raffaele lo ha portato con sé a lavorare come arrotino, la professione svolta dalla maggior parte dei compaesani grazie alla vicinanza con il borgo più grande di Frosolone, dove dal medioevo si lavorano le lame in qualche centinaio di botteghe. Così i due fratelli nel corso della brutta stagione hanno fatto gli arrotini ambulanti con un carrettino e dal Molise si sono mossi spesso a piedi fino a Roma ad arrotare i coltelli, ma anche le lame per i barbieri e i bisturi per i chirurghi. Saranno proprio i barbieri a far incrementare il loro lavoro con la richiesta di schiume da barba e brillantina.

Giovanni si è sposato con Luisa Terriaca, sua compaesana, e nel 1938 è nato il loro primo figlio, Raffaele. Alla seconda gravidanza Luisa per motivi di salute ha affidato il primo figlio alla sorella Filomena. Nasceranno altri due figli, nel 1942 Gaetano e nel 1944 Angelo.

Nel frattempo Filomena e il marito Antonio Notte si sono trasferiti a Priverno dove hanno aperto una profumeria. Giovanni ha quindi deciso di aprire anche lui una piccola profumeria e coltelleria a Priverno, per riunire tutta la famiglia.

Sia Antonio Notte sia Giovanni Muzio si sono spostati quindi a Latina nel primo dopoguerra. La dinastia dei profumieri santelenesi ha finito per includere ormai anche il capoluogo pontino con tre negozi.

Una delle tante profumerie Muzio a Roma

Il figlio Angelino ha seguito le orme di Giovanni, che morirà nel 2000. L’altro figlio Raffaele, scomparso prematuramente nel 2001 dopo lunga malattia, dopo la laurea in Scienze politiche farà un’ottima carriera politica nella Democrazia Cristiana, prima come segretario particolare del sindaco Guido Bernardi, poi come consigliere comunale, assessore all’urbanistica, ai lavori pubblici e ai servizi sociali con il sindaco Nino Corona. Poi ancora segretario provinciale della Dc, membro della giunta della Camera di Commercio e presidente dell’Unione Commercianti, oggi Confcommercio. Il terzo figlio, Gaetano, laureato in Economia e commercio, sarà uno dei primi iscritti all’Ordine dei commercialisti.

Angelino chiuderà il negozio nel 2005, passando il testimone alla nipote Alessandra, figlia di Raffaele, che proseguirà l’attività in via Carducci con la profumeria Notte.

Ha raccontato Gaetano ad un giornale locale di Latina, intervistato da Emilio Andreoli: “In quegli anni i negozi erano punti di incontro, dei veri salotti. Quello di mio papà era frequentato prevalentemente da donne, ma anche esternamente erano punti di riferimento per gli amici e le amiche. E poi c’era sincera amicizia tra i commercianti. Mio padre, anche in pensione, non riusciva a stare lontano dal suo negozio. Mio padre già negli anni sessanta aveva anticipato i tempi, immaginava che la lingua del futuro sarebbe diventata l’inglese e mandò sia Raffaele sia Angelino a studiare in Inghilterra, io non andai per amore, perché mi ero fidanzato”

Angelino ha invece ricordato il fratello Raffaele: “Mio fratello, insieme al sindaco Corona, è stato uno dei politici più visionari che Latina abbia mai avuto. Fu lui che convinse Corona a scegliere la caserma ex Gil come location per il teatro. Aveva fortemente caldeggiato anche il progetto della nuova biblioteca, poi arrivò il nuovo sindaco e al posto della biblioteca fecero un parcheggio. L’immaginazione lo aveva portato a pensare lo sviluppo di Latina verso il mare, ma poi costruirono in ordine sparso e oggi ce ne rendiamo conto. Con me ed altri amici, fu fondatore dell’Associazione Basket Latina, ed è bene ricordare che nel periodo di mani pulite, fu uno dei pochi non indagati, mai un’ombra su di lui in tanti anni di politica”.

Tutti i profumieri di Latina provengono da Sant’Elena Sannita, le famiglie Stasio, Terriaca, Notte e Muzio, sono tutte originarie di lì.

Una storia affascinante che riemerge con forza in questo periodo elettorale. Annalisa Muzio ha presentato nella sala dell’hotel Europa la sua squadra di candidati per le prossime elezioni amministrative e mira a colmare “il vuoto lasciato dal centrodestra e dal centrosinistra”. Dice: “Siamo l’unica vera alternativa radicata nella città”.