Che Roma sia una città sempre più “complicata” – usiamo un eufemismo – è risaputo. I lavori in vista per il Giubileo – alcuni decisamente discutibili – stanno accentuando le problematiche. Tra le realtà che polarizzano le lamentele dei cittadini, sicuramente l’Atac non può chiamarsi fuori, soprattutto per le attese dei mezzi alle fermate.
Ma c’è un altro servizio che spesso è al centro delle cronache quotidiane: le biglietterie per gli abbonamenti. Insufficienti di numeri e spesso con pochi operatori, che determinano anche in questo caso delle snervanti attese.
Ci siamo già occupati più volte dei disservizi relativi alle biglietterie dell’Atac. La nuova segnalazione arriva da Piramide, che dovrebbe essere aperta anche di domenica con orario 8-20 (https://www.atac.roma.it/utility/canali-di-vendita/biglietterie), come recita anche il grande cartello affisso sui vetri della stessa biglietteria, mentre invece i numerosi utenti hanno avuto un’amara sorpresa: domenica 6 ottobre sportelli inspiegabilmente chiusi tutto il giorno, senza alcuna indicazione né fisica né online.
Ignari anche gli operatori dello 060606, a cui molti utenti si sono rivolti.
L’anomalia è stata accentuata da un elemento non proprio secondario: la porta blindata del gabbiotto era incomprensibilmente spalancata, con chiavi interne e scatole di documentazione alla portata di tutti e computer accesi. Ci si domanda se ci fossero anche documenti con dati sensibili, ad esempio la certificazione indispensabile per ottenere tessere agevolate per invalidi.
Conseguenza logica dello “spettacolo”: gli operatori si saranno allontanati soltanto un attimo?
In realtà quel gabbiotto è rimasto inattivo tutta la mattina. Senza alcuna spiegazione. E se le biglietterie automatiche possono supplire per i ticket, ben diversa la realtà per chi deve sottoscrivere o rinnovare l’abbonamento.
Così la rabbia dei numerosi utenti, molti anziani, alcuni provenienti da Ostia (dove manca una biglietteria per gli abbonamenti) o da Magliana (dove sembra che la biglietteria Atac sia chiusa da tempo), è montata presto. Fino all’arrivo dei carabinieri che, entrando tranquillamente nel gabbiotto non chiuso a chiave, hanno constatato l’anomalia e l’interruzione del pubblico servizio senza alcuna indicazione per l’utenza.
Ignari anche i limitrofi operatori della metropolitana, a cui si sono rivolti i cittadini. Uno di loro ha perlomeno chiuso la porta blindata, sebbene senza chiave e quindi riapribile da chi cercava indicazioni. Una porta così delicata è forse rotta? Domanda legittima che rivolgiamo ai vertici dell’azienda. E, nel caso, ci vuole molto a ripararla?
Comunque domenica mattina, irrisolto il mistero, gli utenti, a gruppi, si sono dovuti mestamente spostare principalmente a Termini e a Laurentina, dove gli operatori hanno dovuto affrontare un surplus di lavoro. L’Atac oltre ad incassare i soldi per gli abbonamenti ed avere in previsione – a quanto sembra – un aumento del prezzo dei biglietti, offre anche questo pessimo servizio?