Il governo del far…sele



L’onorevole Angela Napoli, eletta nel Pdl, rispondendo ad una domanda di Klaus Davi ha detto di non poter escludere che alcune deputate, per ottenere l’elezione si siano prostituite. Poi investita da un’ondata di polemiche, critiche e vituperi (incluso quello di Fini, suo attuale referente politico), ha fatto marcia indietro scusandosi. Ma non volendo finirla così malamente ha innestato di nuovo la prima nel suo blog sul Fatto Quotidiano on line lagnandosi di essere stata oggetto di ingiuste mortificazioni e di essere stata presa di mira per la sua adesione a Futuro e Libertà (leggete qui il post http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/11/il-prezzo-della-mia-adesione-a-fli/59408/ ma vi consiglio di leggere anche i commenti dove troverere gustosi dettagli).
Sarebbe uno dei tanti episodi in cui sono coinvolti politicanti allo sbaraglio che non sanno tenere la lingua a freno, parlano in toni genericamente offensivi, esprimono scandalo, ma si guardano bene dal menzionare circostanze specifiche o nomi. Invece questa volta c’e’ una variante un po’ sconcertante.
La Napoli era stata tra i 19 parlamentari, per lo più donne, che avevano querelato Beppe Grillo per aver detto sostanzialmente la stessa cosa in termini leggermente diversi. Per la cronaca il giudice aveva dato loro torto ma rimane il fatto che sarà difficile fugare la sensazione di crassa ipocrisia che questo doppiopesismo suscita.
Fino a quando l’on. Napoli votava disciplinatamente i provvedimenti del “governo del fare” si ergeva a paladina della rispettabilità delle colleghe. Tutte, indistintamente, Vestali del sacro fuoco di Arcore, Giovanne d’Arco dell fede Mediaset. Oggi, dopo essere caduta dal pero in agro di Mirabello, si guarda intorno stupita e si indigna contro il governo del far..sele.
Benvenuta tra coloro che camminano con i piedi per terra verrebbe da augurare!

(Fabio Scacciavillani – 14 settembre 2010)

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