Sbatti il cane in prima pagina



Ora, di supporto, c’è anche la statistica. Nel corso della bella stagione, toh guarda, aumenterebbero i casi di cani-killer. Ad aggredire più spesso sarebbero quelli dei vicini di casa, soprattutto pastori tedeschi, responsabili di circa la metà di tutti gli incidenti. Ma anche i più famigerati dobermann, pittbull e rottweiler. Le vittime “predilette” i minorenni, soprattutto maschi, colpiti nella maggior parte dei casi al volto. Parola del pediatria Italo Farnetani, docente dell’Università di Milano-Bicocca.
Ogni giorno in Italia, da sempre, si registrano centinaia di incidenti causati da cani. Quasi sempre ignorati dagli organi d’informazione. Dopo i fatti del ragusano, dove un branco di cani randagi ha sbranato un bimbo di nove anni e ridotto in fin di vita una turista tedesca di ventiquattro anni che faceva jogging sulla spiaggia, i cani sono diventati “i mostri” del momento. Hanno fatto sparire dalle pagine dei giornali persino immigrati e clandestini, pedofili e stupratori.
Lo sport d’inseguire le paure del momento è sempreverde. Si riparla di schedature, di castrazione chimica, di ronde. In Sicilia un paio di cani sono stati abbattuti a raffiche di mitra. Apposite pattuglie di improvvisati e originali cacciatori scovano animali da eliminare. I bagagliai delle auto nascondono fucili. Il boccone avvelenato è a la page. Le compagnie degli untori sono solo in fase di riorganizzazione perché scovare gli animali non è facile.
C’è ormai una vera e propria psicosi collettiva da emergenza etologica. C’è chi pone sul banco degli imputati la solita tolleranza: l’omessa custodia di cani è un reato che è stato depenalizzato, è punito con la sola sanzione amministrativa. Una sorta di Gozzini degli animali. Insomma, serve il solito giro di vite. C’è chi va oltre, auspicando gli abbattimenti. Ma gli animalisti, sempre loro, alzano la voce.
I giornali, intanto, sono bollettini di guerra. A Trento, in via Lavisotto, un bambino di un anno e mezzo, mentre camminava con il padre, è stato azzannato da un cane fuoriuscito da un negozio. A Vigheffio, frazione di Parma, in via Farnese un cane della zia ha azzannato un bambino di sette anni procurandogli una ferita superficiale nella zona occipitale. Dall’Emilia all’Abruzzo. A Roseto una signora, entrando incautamente in un giardino per recuperare l’indumento caduto dal balcone della sua abitazione, è stata aggredita da un rottweiler.
L’Italia del nuovo millennio continua a vivere, anche grazie ai cani, le sue eterne pagine di medioevo? 

(Giampiero Castellotti – 18 marzo 2009)

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