Poliziotti virtuali



Ci siamo appostati tra le auto in sosta, appiattati nei radi cespugli che l’inquinamento ha risparmiato nei parchi, abbiamo sbirciato dalle persiane socchiuse. Non ne abbiamo trovato traccia. Come lo yeti sull’Himalaya, l’unicorno della tradizione medioevale, o gli Ufo, il poliziotto di quartiere non ama farsi vedere nello splendore della sua uniforme.

Eppure da anni il governo ha assicurato che l’incolumità pubblica sarebbe stata affidata a questa nuova figura di tutore dell’ordine, capace di guadagnarsi la fiducia della gggente, di conoscere i malfattori nel quartiere, di intervenire con prontezza alle urla di una vecchietta scippata. Peccato che si siano visti solo in televisione, mentre incedono giulivi a coppia dispensando sorrisi accattivanti.

Ma della loro esistenza reale fuori dal video dobbiamo dubitare? Non bisogna essere sempre così cinici verso le istituzioni. Ci sono stati avvistamenti di questi inflessibili tutori dell’ordine dalle parti di viale Libia e di piazza dei Re di Roma. Del resto c’è anche chi giura di aver visto il mostro di Loch Ness.

Si deve tener presente che un quartiere di Roma può comprendere più di un centinaio di migliaia di abitanti, mica ci si può aspettare che tutti riescano a vederli questi poliziotti di quartiere. Meno che mai i delinquenti. Quei pochi sfortunati criminali incalliti che li incrociassero, aspetterebbero una decina di minuti che i poliziotti svoltino l’angolo e sarebbero sicuri di non averli tra i piedi per un paio di settimane. E così potrebbero tornare a dedicarsi indisturbati alle loro attività abituali.

Un altro particolare. Anche in tv i poliziotti di quartiere appaiono sempre in piena luce del giorno mentre i grassatori prediligono come è ovvio la notte. Anzi, per trovare i poliziotti di quartiere si sono sguarnite le pattuglie delle volanti con il brillante risultato che laddove passeggiano i poliziotti di giorno, non vi sono più le volanti di notte.

Se il poliziotto di quartiere latita, in compenso si vedono spesso altri tutori dell’ordine, quegli ausiliari del traffico con licenza di multa per chi non paga il parcheggio sulle strisce blu. Insomma i ladri possono stare tranquilli, invece i cittadini che non pagano la nuova tassa sulla macchina vanno puniti. Viene un sospetto: se i Comuni non facessero soldi attraverso le multe, ci sarebbero tanti ausiliari del traffico sguinzagliati per le strade? Noi scommettiamo di no.

(Fabio Scacciavillani)

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