Alcuni anni fa ci è capitato di trascorrere dei periodi di vacanza in Paesi del Nord America dove la sanità è privata ed abbiamo potuto costatare le difficoltà a raggiungere il diritto alla salute soprattutto per chi non è in grado di sottoscrivere un’assicurazione o, a causa della gravità di un suo male, non viene coperto dalla stessa se non dietro il pagamento di un grosso premio.
Tornando in Italia abbiamo saputo apprezzare molto intensamente il welfare che da noi era garantito ai cittadini, mentre altrove i costi del servizio sanitario privato ci erano parsi davvero proibitivi per le fasce sociali più deboli.
Questa è la ragione per la quale oggi dentro il “Forum per la difesa della sanità pubblica” siamo a combattere una battaglia civile e politica perché le istituzioni tutelino il pieno diritto alla salute per i cittadini molisani.
Una privatizzazione strisciante, depotenziando economicamente la funzionalità delle strutture ospedaliere e territoriali, sta orientando il potere politico ed amministrativo a mettere anche la salute in strutture ed organizzazioni legate al liberismo economico.
Non abbiamo alcuna volontà di eliminare la sanità privata, ma poiché, anche quando convenzionata, la sappiamo legata al profitto, vorremmo che le sue mansioni fossero solo integrative e non sostitutive del pubblico, che solo riesce ancora a dare diagnosi e cura non solo ai cittadini italiani, ma anche a chiunque per diverse ragioni è sul territorio del nostro Paese.
Supponiamo che tale schematica affermazione esprima con chiarezza il nostro pensiero, anche perché al riguardo ci siamo già espressi analiticamente in più di un’occasione.
Mentre scriviamo impazzano le polemiche su quanto è avvenuto ieri nel Consiglio Comunale di Campobasso in cui maggioranza ed opposizione si sono spaccate nel voto relativo ad una mozione “sulla difesa della Sanità Pubblica e dell’ Ospedale Cardarelli”.
Diremo con franchezza che non riusciamo in alcun modo a condividere le posizioni assunte da taluni, non sappiamo se per giochi di relazioni di potere, di legittimi legami d’interesse o di semplice tatticismo politico.
Non siamo capaci di delusione e nemmeno di amarezza perché, se tali sentimenti dovessero prevalere in noi, saremmo in ritiro meditato da anni a morderci il fegato!
No.
Non intendiamo scendere in polemica e tantomeno fare i soloni di turno su quanto è avvenuto in Consiglio Comunale a Campobasso o si sta verificando nell’assise regionale, anche se di motivi ce ne sarebbero tanti.
Ci chiediamo soltanto con grande pacatezza perché gli amministratori, tranne poche eccezioni, non sentano almeno la necessità di confrontarsi sul tema nelle assemblee che il Forum ha fin qui promosso e per quale ragione il presidente Frattura non convoca ancora tutti i comitati sulla sanità costituitisi in modo democratico nel Molise.
Lo diciamo non perché siamo convinti di essere i detentori della verità, ma in quanto è nostra convinzione che qualunque decisione può essere assunta con maggiore responsabilità dopo un confronto pluralistico con le diverse opinioni in merito.
Questo confronto diventa pressante soprattutto su un tema così importante come quello del diritto alla salute e dei servizi per realizzarlo.
Da qualche mese ormai abbiamo sollecitato un’attenzione maggiore al tema da parte delle amministrazioni comunali nella regione e delle Chiese diocesane.
A parte le prese di posizione di mons. Bregantini, che crediamo siano a titolo puramente personale, ci piacerebbe ad esempio conoscere il pensiero al riguardo dei Consigli Pastorali Diocesani così come dei Consigli Comunali del Molise convocati, come a Campobasso, in seduta monotematica.
Al di là delle decisioni che potranno essere assunte dagli organi amministrativi, sappiamo tutti che le falle sul servizio sanitario pubblico, sempre più definanziato rispetto alla media OCSE, ormai hanno raggiunto il limite fino al punto che attese per ricerche diagnostiche e prestazioni diventano sempre più problematiche.
Noi non riusciamo ad accettare che lo Stato riduca in tal modo la sanità pubblica
Abbiamo allora il dovere al riguardo di non lasciare deleghe decisionali a chicchessia, almeno prima di essersi confrontati con serenità e senza pregiudizi su un tema come quello di cui ci stiamo occupando.
È per questo che invitiamo ad essere presenti in questo dibattito soprattutto i tanti cittadini molisani che al momento ci sembrano ancora, qui sì, colpevolmente ripiegati nell’individualismo e nel privato.
In immediato abbiamo un’occasione importante che è quella della convocazione dell’Assemblea del Forum per la difesa della sanità pubblica da tenersi martedì pomeriggio a Campobasso davanti al Consiglio regionale o, come io suggerisco, nella sala del Dopolavoro Ferroviario.
Teniamoci informati sulla convocazione seguendo i comunicati sul Gruppo Facebook “Forum per la difesa della sanità pubblica”.
Troviamoci tutti martedì e, in nome di un diritto importante, riflettiamo insieme!
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