Tonino, addio al Campidoglio



Ancora una grana – e non da poco – per Antonio Di Pietro. L’unico consigliere comunale di Roma dell’Italia dei valori, Gilberto Casciani, è passato dall’opposizione alla maggioranza, approdando nel centrodestra di Alemanno. Un duro colpo per il partito dell’ex magistrato molisano che a Roma, alle ultime elezioni, non ha brillato, fermandosi poco al di sopra del 3%. Tra l’altro Casciani, socialista saragattiano, nell’urna ha soffiato il posto ad un altro socialista di spicco nella Capitale, Oscar Tortosa, ex assessore e ora presidente dell’ex Asilo Savoia di via Monza. Candidature che hanno suscitato non poche polemiche nel partito del protagonista di Tangentopoli. Tortosa è rimasto fuori dal consiglio comunale, fermatosi a poco più di 1.200 voti, causa la vittoria di Alemanno (con Rutelli sindaco l’Idv avrebbe conquistato due seggi), mentre Casciani, primo degli eletti, è approdato in Campidoglio, dove già era consigliere comunale dell’Idv dal 28 maggio 2006.
Ex bancario e sindacalista, diploma superiore, Casciani è, come si dice, uno che ha introduzioni in molti ambienti. Anche perché è passato sotto molte porte. Un passato nel Ccd e poi nell’Ulivo prima di approdare al partito di Di Pietro, senza però dimenticare la “vecchia amicizia” che lo lega all’attuale sindaco di Roma, conosciuto nel 1993 in occasione della battaglia elettorale tra Gianfranco Fini e Francesco Rutelli per il Campidoglio.
Ne ha fatta di politica, Casciani. Dal 1989 al 1993 è stato consigliere e presidente del XVIII Municipio, zona Boccea. E’ stato membro del consiglio di amministrazione di Ama spa, Ama International e Sanama (lanciando il progetto “Condominio ecologico” per il riuso dell’olio vegetale) e per sei anni presidente dell’Istituto pubblico “Sacra Famiglia”. Il suo terreno preferito è però il teatro e il mondo dello spettacolo: dal 1998 è stato consigliere del Teatro di Roma, dove è rimasto in carica fino al 2001. Per un quinquennio ha assolto il ruolo di consigliere d’amministrazione della Fondazione Teatro Brancaccio. A lui si ascrive la legge regionale del 2002 “Teatro e cinema senza barriere”, che mira a favorire l’accesso nei teatri e nei cinema ad audiolesi e non vedenti. Altro fiore all’occhiello, il corso di teatro di animazione attiva per i degenti dell’ospedale “Grassi” di Ostia, sperimentando i fondamenti della teatroterapia.
Tra le iniziative portate avanti dall’ex consigliere dell’Italia dei valori spicca il progetto “SilverLife”, una sorta di trasformazione del centro anziani in un centro di servizi on-line, con terza e quarta età pratica di internet e in grado di accedere in rete per sollecitare le istanze più varie, dal cambio di medico alla richiesta di certificati, dalle prenotazioni di visite specialistiche al pagamento di bollette, dalla compilazione di lettere raccomandate fino alle attività del tempo libero e della cultura.
Ora Gilberto Casciani, l’unico consigliere capitolino eletto dal partito di Antonio Di Pietro alle ultime amministrative, dice addio all’Idv. Formerà, insieme a Francesco Maria Orsi del Pdl, il gruppo “Amore per Roma”. La lista civica, la seconda in Campidoglio dopo quella rappresentata da Antonio Torre, sarà presieduta da Casciani e appoggerà il sindaco Gianni Alemanno. Il nuovo gruppo civico ha messo nero su bianco la propria presentazione: “Siamo uomini – si legge nella nota – che trasmettono un messaggio d’amore” e uno “di audacia, in quanto uomini irriducibili. Questi uomini sono l’unica possibile rivoluzione per il nostro tempo. Il nostro manifesto è una proposta di primato dei tre valori cardine: Dio, Patria e Famiglia”. “Amore per Roma” di fatto cancella l’Italia dei valori in Campidoglio. “Non è una decisione presa a caso – spiega Casciani – ma per migliorare la qualità della vita di questa città. Lascio l’Idv come indipendente, ho mandato una lettera a Di Pietro, che stimo, ma la mia è una scelta critica nei confronti del partito regionale e romano, che non ha una propria identità e che al di là del Lodo Alfano finora non ha portato avanti nessuna battaglia”. Rispondendo alla domanda di un cronista su un’indiscrezione, secondo la quale il consigliere sarebbe stato delegittimato dall’Idv a causa dei problemi giudiziari di un suo stretto collaboratore, Casciani risponde: “Non sono mai stato allontanato. Vedremo come stanno le cose. Ho partecipato all’ultimo esecutivo regionale dell’Idv l’8 gennaio. Capisco che il segretario regionale Stefano Pedica possa rimanerci male per la mia decisione, ma in merito a queste affermazioni prenderò dei provvedimenti”.
A destra si fregano le mani. I benvenuti si sprecano. “Con Casciani la coalizione di centrodestra annovererà tra le sue fila un politico di spessore, al quale voglio esprimere la mia stima, che saprà garantire ulteriore qualità e serietà al lavoro che il centrodestra capitolino sta portando avanti – sottolinea il capogruppo Pdl in consiglio comunale, Dario Rossin. “Scelta politica”, tengono a precisare in maggioranza. Che nulla ha a che fare con la promessa di qualche poltrona, dal momento che non è previsto “nessun mercanteggiamento o premio personale”.
Non si tratta di una aggregazione estemporanea o casuale – spiega Alemanno – ma della realizzazione di un processo” attraverso il quale “vogliamo costruire un’amministrazione che parla a tutti i cittadini romani, al di là di schieramenti precostituiti”. Si tratta, ha continuato, “di creare una realtà civica interna alla maggioranza che, al fianco del Pdl, mi sostiene in consiglio comunale. In questo momento di grande rinnovamento della città di Roma è importante che ci sia una realtà di forze civiche e non solo un sistema di partiti”.

(Erennio Ponzio)

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