Burkina Faso, attacco a chiesa cattolica durante la messa: almeno 15 morti

(Adnkronos) – E' di almeno 15 morti e due feriti il bilancio di un attacco sferrato da uomini armati all'interno di una chiesa cattolica a Essakane, in Burkina Faso, mentre veniva celebrata una messa. Lo rende noto il vescovo della diocesi di Dori monsignor Laurent Bifuré Dabire, spiegando che ''il bilancio provvisorio è di 15 fedeli uccisi, dei quali 12 morti sul posto e tre nel Centro sanitario a causa delle ferite riportate''.  ''Orrore per il vile attacco terroristico contro fedeli cattolici durante una Santa Messa a Essakane. Il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e massima solidarietà ai feriti'', ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Contro i cristiani è in atto una strage continua – afferma il presidente della Camera, Lorenzo Fontana – Ci stringiamo alla comunità cattolica di Essakane, in Burkina Faso, nel profondo dolore per le vittime e i feriti di un attacco terroristico, nella speranza che la comunità internazionale accenda, quanto prima e adeguatamente, i riflettori sul tema dei cristiani perseguitati, oppressi o nel bisogno, che sono centinaia di milioni nel mondo". “Grande orrore per l’uccisione di quattro sacerdoti in Etiopia e per l’attacco in Burkina Faso alla comunità cattolica che ha causato l’uccisione di quindici fedeli. Molte volte quando vengono uccisi sacerdoti o cattolici nel mondo si assiste a una reazione delle opinioni pubbliche molto attenuata. E non si capisce perché. Invece sono fatti gravissimi che dovrebbero causare una reazione analoga a quella che stiamo giustamente registrando per il caso Navalny", dice il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. "Non è che quando si uccidono dei preti o dei cattolici – aggiunge – lo sdegno deve essere inferiore. Invece accade così per una serie di meccanismi assolutamente ingiustificabili. Il nostro sdegno è grande di fronte a questa ulteriore aggressione ai cristiani che dimostra come questo stillicidio prosegua nel silenzio generale mentre altri casi hanno suscitato, giustamente, una grande reazione”.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

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