Campobasso, fino al 26 febbraio 2023 la biennale dell’incisione

Sabato 17 dicembre alle ore 17,30 Campobasso aprirà le porte la XI Edizione della Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea “Domenico Fratianni, una “storia d’amore” lunga, oramai, più di vent’anni e oggi intitolata al suo fondatore.

La nuova edizione curata dall’associazione “Domenico Fratianni”, finanziata e promossa da Fondazione Molise Cultura e Regione Molise con la collaborazione del Comune di Campobasso, è stata presentata al Palazzo Gil.

La XI Edizione della BIIC esporrà opere di 58 artisti invitati: la Commissione scientifica ha selezionato alcuni tra i maggiori esponenti dell’incisione italiana contemporanea, tra i quali vi è un gruppo di 7 giovani incisori individuati nelle diverse Accademie di Belle Arti nazionali, a testimonianza che la BIIC è particolarmente sensibile alle giovani generazioni di artisti.  Ogni partecipante esporrà due opere, per un totale di 116 opere allestite in due sale del Palazzo GIL di Campobasso.

“Sono convinta – ha sottolineato il presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti – che la Biennale sarà molto frequentata perché cade in un periodo importante come quello natalizio, periodo in cui la gente sente forte il richiamo di frequentare i luoghi della cultura. Con Domenico Fratianni mi legava la sua concezione dell’arte e della cultura, che esigeva una partecipazione profonda, vissuta. Una Biennale molto interessante, non solo per la qualità dei suoi ospiti, ma anche perché per la prima volta verrà esposta l’intera collezione di incisioni di un maestro assoluto come Carrà”.

La BIIC ospiterà infatti 111 incisioni realizzate da Carlo Carrà in dotazione all’Archivio Carrà di Milano. Un omaggio esaustivo di tutto il percorso artistico del Carrà incisore: un’ eccezionale presenza, resa possibile grazie alla disponibilità dell’Archivio Carrà, che è motivo di orgoglio della BIIC.

Per il suo fondatore Domenico Fratianni, infatti, la Biennale doveva essere parte di “un’operazione culturale capace di coinvolgere tutti coloro che amano il richiamo dell’Arte” portandoli in Molise, una terra considerata come un “anello di congiunzione tra il Mezzogiorno d’Italia” e il resto del Paese e capace di proiettarsi anche in uno scenario internazionale.

“E’ la Biennale della svolta – ha detto il sindaco di Campobasso Roberto Gravina – perché per la prima volta si amplia in modo non banale, facendo convergere la tradizione con eventi collaterali. Complimenti a voi – ha chiosato il primo cittadino – perché riuscite nel ricordo di vostro padre a dare un contributo che è andato in crescendo. E’ l’anno della consapevolezza, della maturità, è una Biennale di primissimo livello a partire da come è stata confezionata.”

Domenico Fratianni, che in gioventù era stato anche docente, ha sempre pensato alla Biennale come ad un elemento di stimolo per il mondo studentesco, in relazione con l’Università del Molise, i Licei artistici e l’Istituto d’Arte. Oggi anche questo suo intendimento è stato tradotto in accordi che coinvolgono le istituzioni scolastiche locali per rendere protagonisti i giovani molisani e metterli a contatto con l’arte.

GLI EVENTI: B-SIDE Novità di questa XI Edizione è l’aspetto B-Side che comprende una serie di eventi a carattere divulgativo e poetico nel segno dell’incisione. L’incisione si deve guardare ma se ne deve anche parlare. Da quest’anno ogni edizione avrà un cartellone di eventi correlati alla Biennale per la durata dell’esposizione e con un punto di vista specifico ogni volta diverso. Una sorta di lato B di un’incisione su vinile: il B-side, appunto, della Biennale. L’angolazione di lettura di questa prima edizione è “lasciare il segno”. Con B-side l’Associazione vuole creare una infrastruttura culturale a supporto della città di Campobasso e del Molise, di cui facciano parte pubbliche istituzioni locali, realtà del terzo settore, scuole, imprese, famiglie e media.

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