Cassano (Cosenza), l’anfiteatro sulla piana di Sibari

Cassano all’Ionio è in uno dei territori più antichi della regione Calabria.

Sorge in una vallata che sovrasta la Piana di Sibari, la pianura calabrese più vasta e fertile.

Il centro di Cassano si trova a 250 metri sul livello del mare. Il territorio comunale consta di una zona collinare, che sale a Nord dell’abitato fino ad un’altitudine di circa 800 m. sul livello del mare, e di una vasta e fertile  zona pianeggiante, che si presta ad ogni tipo di coltura (riso, agrumi, olive, pesche, ortaggi di ogni genere).

Scendendo verso la piana di Sibari s’ incontrano le frazioni di Lauropoli e Doria, mentre la frazione di Sibari è posta  al centro della Piana. Notevole è lo sviluppo del suo litorale (8 Km), che si estende dalla foce del Crati fino alla prossimità dello scalo ferroviario di Torre Cerchiara.

Cenni storici

Il vasto territorio di Cassano, racchiuso fra monti e mare, ha visto la presenza dell’uomo già nel Neolitico Medio, come dimostrano i reperti archeologici ritrovati nelle grotte di Sant’Angelo.

Fondata dagli Enotri nel XIV sec. A.c., col nome di Cossa, ha subito l’impatto della Magna Grecia nel 720 a.C., con la fondazione di Sibari ad opera degli Achei.

La Cassano che fu prima di Sibari e che con Sibari perì nel 510 a.C., ad opera dei Crotoniati;  venne ricostruita, insieme a Thurii nel 444 a.C., su disegno del  celebre architetto dell’antichità, Ippodamo da Mileto, considerato il codificatore dell’urbanistica.

Nel corso dell’evoluzione dei tempi, fu Municipio Romano, Gastaldato Longobardo, presidio Normanno e roccaforte Bizantina.

Parallelamente alla storia civile scorre quella ecclesiastica, che vede Cassano tra le prime sedi vescovili del Meridione d’Italia e tra le più estese d’Italia. Infatti, fino ai primi decenni del XX sec. la Diocesi comprendeva le parrocchie di due province, Cosenza e Matera, di due Regioni (Calabria e Basilicata) e di due mari (Ionio e Tirreno). Il primo documento che attesta la presenza di un Vescovo di Cassano risale al Sinodo Romano del 465 d.C.

Il Centro storico

Inerpicato su sette colli, che un tempo ospitavano templi pagani, Il centro storico di Cassano si presenta come un vasto anfiteatro sulla Piana di Sibari. Per ciò che attiene all’assetto urbanistico, esso si conserva intatto rispetto al disegno di Ippodamo da Mileto.

L’antico borgo è un vero dedalo di viuzze e vicoletti, impreziositi da archi, logge, cortili, comignoli, splendide fontane, chiese, conventi, palazzi e case gentilizie, che offrono al visitatore uno scenario d’incanto.

Piazza Sant’Eusebio, dedicata al Papa nato a Cassano, rappresenta il cuore culturale e religioso della città. In questa piazza, abbellita dalla splendida “fontana dei leoni” (XVIII secolo) si affacciano i monumenti più significativi.

La cattedrale (XI secolo), dedicata alla natività di Maria Vergine e chiamata anche Chiesa della Beata Vergine del Lauro, rappresenta il centro dell’attività religiosa dell’antica diocesi.

Fondata in epoca bizantina, su preesistente cripta romanica, è stata ampliata in periodo rinascimentale durazzesco (anno 1491) ed ha subito rimaneggiamenti in epoca barocca.

Oltre ai pregevoli affreschi che impreziosiscono soprattutto la volta, la cattedrale custodisce l’icona ad encausto su pietra  della Madonna del Lauro (VIII secolo), il Crocefisso ligneo (XV secolo), la mostra permanente dei presepi artistici napoletani (XVIII-XIX secolo), il Presepe artistico semovente in cartapesta, allestito nell’antica cripta.

Accanto alla cattedrale l’Episcopio e la Biblioteca diocesana, che custodisce codici, platee, incunaboli e oltre 15mila volumi, per un periodo compreso tra l’XI e il XIX secolo.

Tra la Cattedrale  e il Vescovado, nel cinquecentesco Palazzo che fu sede del primo Seminario Diocesano di Cassano, invece, è situato il Museo diocesano, che raccoglie tesori d’arte sacra, tele, sculture, argenti, che coprono un periodo storico compreso tra il XV  e il XIX secolo.

Piazza Sant’Eusebio è sovrastata dalla Torre Campanaria (XII secolo), alta 30 metri e costruita in mattoni pieni.

Al centro la città è sovrastata dal massiccio carsico della Pietra del Castello, l’antico Colle Marzio, sulla cui sommità s’intravedono i ruderi del Castello di Cassano, edificato in epoca normanna su una preesistente fortificazione greco- romana. Sulla fiancate destra del colle svetta la Torre dell’orologio (XVIII secolo). Esso è un raro esempio d’orologio antico azionato ancora a mano, attraverso un sistema di pesi e contrappesi in pietra. E’ detto anche “orologio dei 100 tocchi” poiché dieci minuti prima dell’ora, alle otto del mattino, a mezzogiorno e alla mezzanotte, suona cento colpi.

Sulla fiancata a sud è situata la Torre di Milone, ove la tradizione vuole sia morto, nel corso delle guerre civili, il pompeiano  Tito Annio Milone a causa di un sasso lanciato dall’alto della torre stessa.

A due chilometri dal centro abitato, nella vallata del Fiume Eiano, tra boschi di ulivi e querce e sotto lo sguardo vigile del Monte Pollino, sorge il Santuario di Santa Maria  della Catena (XI secolo). il monastero, opera di monaci greco-orientali, assume il nome dell’Icona raffigurante la Vergine Odigitria (IX-X secolo d.C.), posta sull’altare maggiore.

Le grotte di Sant’Angelo

Il territorio ove sorge il centro della città di Cassano allo Ionio è fortemente interessato dal fenomeno carsico. Partendo dal Monte di Cassano, è un vero e proprio reticolo di grotte e passaggi, che attraversa tutto il centro cittadino.

A nord della città, nelle viscere di Monte San Marco, si dirama uno dei sistemi carsici più rilevanti del Mezzogiorno d’Italia, sicuramente il più lungo della Calabria (2.563 metri). Conosciuto con il nome di Grotte di S. Angelo, il sistema sotterraneo è formato da tre cavità: Grotta di Sant’Angelo Inferiore (1.325 metri), Grotta Superiore di Sant’Angelo (1.005 metri), Grotta Sopra le Grotte di Sant’Angelo (233 metri).

la grotta di Sant’Angelo Inferiore e la Grotta di Sant’Angelo superiore sono le uniche grotte turistiche della Regione Calabria.

L’acqua, goccia dopo goccia, nel corso dei secoli, ha creato stupende concrezioni carbonatiche: monumentali stalattiti e stalagmiti, concrezioni a medusa e a vela, conchette o vaschette, veri e propri specchi d’acqua, impreziositi dalla presenza di micro pisoliti, o “perle di grotte”.

Le grotte di Sant’Angelo, hanno un valore storico-archeologico, poiché attestano la presenza dell’uomo dal Neolitico Medio (IV millennio a.C.) ne raccontano la vita quotidiana, gli usi e i costumi e ci permettono di addentrarci nei tempi remoti delle origini di Cassano, dal periodo protostorico degli Enotri, al periodo classico, magnogreco e romano, longobardo e bizantino.

Le terme Sibarite

Le Terme Sibarite sono ubicate nel pieno centro urbano. Esse nascono da una tradizione termale millenaria, con acque Ipotermali, Sulfuree e Mediominerali,  che sgorgano ad una temperatura costante di 26° ed alimentano moderni impianti di idroterapia, sauna, aerosol, inalazioni, nebulizzazioni, insuflazioni tubo-timpaniche e un rinomato centro benessere, dove i fanghi termali sono una vera rarità biologica.

Sibari

Gli scavi archeologici di Sibari, estesi su oltre cinque ettari, si articolano in cinque diversi cantieri. Essi raccontano il mito di Sybaris, la più grande, popolosa e ricca polis magnogreca dell’antichità.

Fondata dagli Achei nell’VIII secolo a.C., fu distrutta dai Crotoniati nel 520 a.C.  e rifondata, col nome di Thurii, dai Sibariti superstiti nel 444 a.C., su progetto urbanistico del grande architetto Ippodamo da Mileto. Dopo numerose battaglie, Thurii nel 204 a.C. fu assediata dall’esercito di Annibale, che trasferì i suoi abitanti a Crotone. Furono i Romani, nel 194 a.C., a ripopolare il territorio e a ricostruire, in parte sullo straordinario impianto urbanistico di Thurii, la colonia di diritto latino Copia.

Il settore più importante dell’area archeologica è il Parco del Cavallo, ove le campagne di scavo hanno riportato alla luce l’assetto urbanistico di Thurii e gli edifici della città di Copia, il Teatro, le case patrizie, gli edifici pubblici e le Terme. In questo sito, aperto al pubblico, è emersa la prova della sovrapposizione delle tre città.

Il Parco Archeologico di Sibari comprende anche il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, composto da cinque sale espositive, ove  la vasta esposizione di reperti  offre un percorso cronologico che partendo dall’età del bronzo e del ferro, arriva all’età arcaica, classica, ellenica ed all’età romana. Tale suddivisione temporale consente di avere un quadro completo  dell’evoluzione culturale di Sibari e dell’intera Sibaritide.

Il simbolo sibarita è il toro, che rappresenta forza e potenza ed è raffigurato sulle monete d’argento coniate dall’antica Sibari.

La costa e la foce del Crati

La costa di Cassano è delimitata da otto chilometri di spiaggia ampia e dorata, bagnata da acque cristalline e contornata da una lussureggiante pineta.

La costa presenta una notevole offerta ricettiva, sia dal punto di vista alberghiero che gastronomico.

Una delle perle di Sibari è il complesso nautico “Laghi di Sibari”.  Armoniosamente inserito tra i canali che collegano le lagune al mare, è il porto turistico più grande del Mediterraneo, vero paradiso di diportisti, munito di ogni comfort e servizi per le imbarcazioni in transito e stanziali. Esso si sviluppa in nove chilometri di banchine attrezzate, per 2800 posti barca dai 3 ai 18 metri, cantiere nautico, bacino di carenaggio, alberghi, ristoranti, strutture sportive d’ogni tipo, centro commerciale e centinaia di villette ed appartamenti con posto barca privato.

Sibari offre, infine, una preziosa riserva naturale: la Foce del Crati. Paradiso naturalistico, con lagune, dune sabbiose, canali e vegetazione palustre, che profuma l’aria creando un habitat naturale per uccelli migratori variopinti. Esso è teatro naturale per gli appassionati di birdwatching.

(Gi.Ca.)

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