Nomi celebri
Abbiamo “ricostruito” le biografie di una cinquantina di persone, con origini molisane, che vantano un’ampia e riconosciuta notorietà.
Un elenco, per un territorio ancora sconosciuto qual è il Molise, che risulta importante per rispondere alla classica domanda: “Quali sono i molisani famosi?”.
Si tratta per lo più di personaggi che sono nati e si sono affermati professionalmente al di fuori della propria terra d’origine. Ma con il Molise, il più delle volte, mantengono un rapporto saldo, per quanto poco enfatizzato.
Gilda Giuliani, cantante dalla splendida voce, nasce a Termoli (Campobasso) in una famiglia agiata, figlia unica di genitori sposati da quattordici anni, con padre ex funzionario della Previdenza Sociale.
Nel 1970, a sedici anni, partecipa a Castrocaro, festival musicale delle giovani promesse (da qui esce, ad esempio, Eros Ramazzotti). Ma le vengono preferite Marisa Sacchetto, amica di Mina, e Mara Nanni, pupilla di Corrado.
Nel 1972 la Giuliani partecipa al Rally di Radio Monte Carlo, presentato da Corrado. Nonostante non venga votata a sufficienza per arrivare in finale, Corrado la vuole con sé ad Acqui Terme, nella serata conclusiva, come fuori concorso. Qui viene notata da Corrado Lojacono, direttore artistico dell’Ariston.
Segue la scrittura con la casa discografica che all’epoca era molto competitiva sul mercato (Ornella Vanoni, tanto per fare un esempio).
Inizia la sua vera carriera artistica a dicembre 1972, a diciott’anni, vincendo il concorso “Una voce per Sanremo” con il brano “Kilimandjaro”, vecchia canzone di Pascal Danel che la porta di diritto a partecipare al Festival della canzone italiana del 1973. E’ il Sanremo di Peppino Di Capri con “Un amore grande e niente più”. Lei, con “Serena”, si qualifica ai primissimi posti della classifica e viene subito definita la nuova “Edith Piaf”. Per più di qualcuno ricorda anche Mireille Mathieu. “Serena” è un successo travolgente, ma sovrappone e lega troppo la nuova artista al brano. Per cui da ogni nuova canzone il pubblico attende qualcosa di ancora più clamoroso, mentre la Giuliani affronta percorsi impegnativi e difficili, non sempre compresi dal pubblico.
Al “Disco per l’estate” partecipa con “Tutto è facile”, bel pezzo ma senza successo. Nello stesso anno, al Festival di Venezia (“La Gondola d’oro”), interpreta “Frau Schoeller”, bravo impegnativo e originale che non viene capito. La Giuliani riceve però il trofeo “Giorgio Berti” quale migliore interprete, cosa che si ripeterà anche nell’anno seguente nella stessa manifestazione. In tale occasione viene contattata dai dirigenti della Yamaka di Tokio e invitata a partecipare al Festival mondiale della canzone popolare (World Popular Song Festival Yamaha). A tale Festival partecipa negli anni 1973, 1978 e 1979 vincendo per ben tre volte il primo premio assoluto come migliore interprete e come migliore cantante.
Nel 1974 è di nuovo a Sanremo per presentare “Senza titolo” e si classifica terza. Quindi partecipa a “Un disco per l’estate” e di nuovo al “Festival di Venezia” (con il brano “Si ricomincia”), raggiungendo così il culmine del successo e della maturità artistica. Nello stesso anno, a Canzonissima, arriva in semifinale portando “Si ricomincia”, “Più passa il tempo” e “La trappola”.
Nel 1976 viene contattata dalla casa discografica francese Cbs per una tournée comprendente cinque spettacoli da effettuarsi nel tempio della musica francese lo “Olimpia”. L’enorme successo impone a monsieur Coquatrixs, proprietario del teatro, la conferma per ben quindici repliche. In Italia passa con la Rca. Incide “Io me ne andrei”, che ha come guest star lo stesso Claudio Baglioni, il quale le fa da seconda voce. Negli anni successivi, oltre a sporadiche partecipazioni televisive in Italia, s’infittiscono le tournées in Francia ed in altri Paesi del Mondo quali Canada, Usa, Corea, Germania, Spagna, Russia e Cina con vari show televisivi e dischi in francese, tedesco e spagnolo. Nella metà degli anni ottanta incide un singolo in inglese a dimostrazione che il suo pubblico naturale è quello internazionale più che quello italiano.
Alla fine degli anni novanta cominciano le partecipazioni come ospite fisso alla trasmissione televisiva “Ci vediamo in tv” condotta da Paolo Limiti. Al di là di una tardiva rivalutazione, la Giuliani resta una grandissima artista, purtroppo poco compresa nel nostro Paese. Scrive Verdier: “Io credo fermamente che Gilda Giuliani sia stata un’occasione persa per l’Italia.
Un personaggio veramente atipico, dissimile da chiunque altro prima e dopo di lei.
Ha avuto a disposizione un songbook notevolissimo in quanto a qualità, ma la gente non ha saputo apprezzare o capire appieno la potenzialità della cantante ed il suo spessore artistico. Per me rimane una grandissima. Chi non lo percepisce a pelle ha una sensibilità musicale pari ad una mazzafionda”. Principali brani: Addio Napoli (Serena) (Frankfurier-Mescoli-Musikus)(1973)
Amore, amore immenso (U.Napolitano-Ziglioli) (1973)
Ich bin aleine (Io corro da te) (Ehrardt-D’andrea-Guarnieri) (1973)
Serena (G.Mescoli-V.Pallavicini-Bernardelli) (Sanremo 1973)
Tutto è facile (G.D’Andrea) (1973)
Dio che tutto puoi (Gargiulo-Colombini) (1974)
Le tue mani (Spotti) (1974)
Più passa il tempo (A.Lo Vecchio-S.Shapiro) (1974)
Senza titolo (V.Pallavicini) (Sanremo 1974)
Doccia fredda (Stellita-Cassano) (1974)
Parigi a volte cosa fa (Pallavicini-Ferrari-Mescoli) (1974)
Si ricomincia (Jourdan-Calabrese-Matteoni) (1974)
Amici miei (Longo-Rustichelli) (1975)
Fammi entrare nell’anima (Sementilli-D’Errico) (1975)
Parlerò di te (Road of life) (Fearn-Ziglioli) (1975)
Vigliacco amore mio (Longo-Bixio) (1975)
Amore (Monti) (1976)
Io me ne andrei (A.Coggio-C.Baglioni) (1976)
Notte (Sweet lady blue) (De Natale-Smith-De Angelis) (1976)
Compagni di viaggio (Vistarini-Lopez) (1977)
(Giampiero Castellotti)
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