MARIO TANASSI



Altri protagonisti

Oltre ai “nomi più celebri” (raccolti nella sezione precedente), esistono tantissime persone d’origine molisana che si sono fatte onore nel proprio ambito. A loro abbiamo pensato (e intendiamo onorare), dando vita a questa sezione.
Essendo, però, davvero numerose le persone d’origine molisana sparse per il mondo, risulta difficile comporre una galleria sintetica di “protagonisti”.
L’elenco, pertanto, diviso nelle sottovoci “Italia” ed “Estero”, vuole essere puramente esemplificativo, ovviamente aperto ad ulteriori segnalazioni.


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Mario Tanassi, politico, nasce ad Ururi (Campobasso) il 17 marzo 1916. Socialista, quindi socialdemocratico. Muore il 5 maggio 2007 a Roma, dove viveva nel quartiere Trieste.
Nella quinta legislatura, con il governo Rumor (Dc-Psi-Psdi) del 1970, è per la prima volta ministro della difesa (suo sottosegretario è Francesco Cossiga). Il governo dura appena tre mesi, esattamente 101 giorni. Torna ad essere ministro della difesa nel 1972, nella sesta legislatura, con il secondo governo Andreotti (Dc-Pli-Psdi) che dura quasi un anno, esattamente 351 giorni, dal 26 giugno 1972 al 12 giugno 1973. E’ anche vicepresidente del Consiglio. E’ ancora ministro della difesa nel quarto governo Rumor (Dc-Pri-Psi-Psdi), dal 7 luglio 1973 al 14 marzo 1974.
Nel giugno 1975, dopo gli infelici risultati del Partito socialdemocratico, viene designato segretario del partito al posto di Flavio Orlandi (presidente diventa Giuseppe Saragat). Qualche settimana dopo scoppia lo scandalo Lockheed. Tanassi è accusato di aver avallato, come ministro della difesa, l’acquisto di aerei militari Hercules C-130 all’azienda americana, i cui vertici ammetteranno, nel febbraio 1976, che per vendere gli aerei militari hanno corrotto e pagato ingenti somme a uomini politici. I nomi che circolano sui giornali sono quelli di Mariano Rumor, Luigi Gui e Mario Tanassi.
Il 14 marzo 1976, al congresso Psdi di Firenze, Mario Tanassi viene contestato duramente, perde la sua carica di segretario e il 26 marzo lo sostituisce Giuseppe Saragat.
Il 30 novembre i tre vengono messi sotto accusa per corruzione dalla commissione inquirente presieduta da Mino Martinazzoli. E’ il primo grande scandalo nazionale.
Nel 1976, Mariano Rumor, più volte ministro e capo del governo, accusato per lo scandalo Lockheed e rinviato dall’Inquirente al giudizio del Parlamento, viene assolto, anche se la sua carriera politica ne resta pregiudicata.
E’ quindi la prima volta nella storia della Repubblica che le due Camere riunite sono chiamate a deliberare sull’incriminazione di due ministri, Gui e Tanassi.
Il 10 marzo 1977, dopo sette giorni di discussioni, ritenendo gli indizi sufficienti, parlamentari e senatori votano il rinvio a giudizio dinanzi alla Corte costituzionale per corruzione aggravata ai danni dello Stato per i due ex ministri. Per Luigi Gui, 487 voti a favore per il rinvio a giudizio, 451 contrari, mentre per Tanassi 513 voti per il rinvio a giudizio, 425 contrari. Il processo presso la Corte costituzionale si conclude il 1° marzo 1979 con la condanna di Tanassi a 2 anni e 4 mesi per lo scandalo Lockheed.
Il ministro socialdemocratico molisano finisce in galera. Sconta solo 4 mesi. Vengono condannati anche, da un tribunale ordinario, i fratelli Ovidio e Antonio Lefevre per il loro ruolo di mediazione nell’incasso delle tangenti. Luigi Gui, ex ministro della difesa, è invece assolto.

(Giampiero Castellotti)

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