Cerbottane Novax

Un giornalista del New York Times, David Leonhardt ha calcolato la media giornaliera dei casi di Covid in rapporto al numero di residenti, in due stati, Virginia e Utah, nonché nella King County, che include l’area metropolitana di Seattle. 

Nei due stati in ogni dato giorno chi si è vaccinato risulta avere circa una probabilità su 5.000 di contrarre il Covid. Le persone non vaccinate a King County avevano circa 10 volte più probabilità di contrarre il COVID-19 rispetto ai vaccinati. 

L’effetto è maggiore per la prevenzione delle conseguenze gravi in caso di contagio e soprattutto di morte, nonostante la variante Delta sia molto più contagiosa dei ceppi diffusisi in precedenza nel mondo. I vaccinati, in percentuali stimate tra il 90% e il 95%, accusano solo conseguenze lievi, anche in caso entrino in contatto col SARS-CoV-2. 

Un’altra preziosa messe di dati e di analisi empiriche viene da Israele, dove i trend della pandemia precedono di qualche mese quelli dell’Europa e del resto del mondo avanzato. Nonostante una percentuale di vaccinati tra le più alte al mondo, le autorità sanitarie in estate si sono accorte che le difese immunitarie dei vaccinati si stavano indebolendo progressivamente dopo circa 5-6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Quindi il paese si trovava a dover fronteggiare la quarta ondata.

Con l’efficienza di una società abituata alle emergenze e a far i conti con la sopravvivenza è iniziata senza troppi indugi la campagna per il richiamo: attualmente le terze dosi somministrate sono oltre 4 milioni su circa 9 milioni di abitanti. Pertanto la quarta ondata, che in Europa è agli inizi, in Israele è già storia

Francesca Levi-Schaffer, immunofarmacologa dell’Università di Gerusalemme ha dichiarato all’Huffington Post

  • “Ormai [in Israele] ci attestiamo sui 300-400 nuovi casi al giorno. I soggetti giovani e sani, senza malattie pre-esistenti che hanno ricevuto la terza dose, anche nel caso in cui si infettano, sono asintomatici. I ricoveri sono calati drasticamente. Al momento nel 90% dei casi si tratta di non vaccinati, di vaccinati con una sola dose oppure di persone molto anziane e/o di soggetti caratterizzati da quadri clinici compromessi da patologie preesistenti (diabete, ipertensione, cardiopatie, ecc.). A meno che non arrivi una nuova variante in grado di eludere il vaccino, possiamo dirci fuori dal tunnel della quarta ondata”.

Arnon Shahar (nella foto) del Maccabi Healthcare Services, altro luminare israeliano in prima linea (che parla un ottimo italiano), in un recente convegno a Rom,a ha spiegato che per contrastare una pandemia occorrono decisioni immediate, senza illudersi di poter aspettare di avere tutti dati completi, altrimenti il contagio va fuori controllo. Per questo le autorità di Gerusalemme hanno deciso, in anticipo sul resto del mondo, di far partire la campagna dei richiami e hanno deciso di vaccinare anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni (il prossimo terreno di scontro con la galassia novax) sulla base delle evidenze scientifiche disponibili.

È l’ennesima conferma che il vaccino al momento è l’unica arma a disposizione per contrastare su vasta scala la diffusione della pandemia. È l’analogo dei carri armati nelle battaglie campali. Le altre armi, cure domiciliari o i rimedi da santoni, hanno un’efficacia che varia tra quella delle cerbottane e quella della cavalleria polacca.

(Fabio Scacciavillani)