Chi ha vaccinato di più: bene il Molise, male il Lazio

Nonostante una comunicazione che spesso offusca i dati reali, il binomio Molise-Lazio sul fronte delle vaccinazioni premia la più piccola regione del Mezzogiorno rispetto alla regione di Zingaretti e dell’assessore Alessio D’Amato. A parlare sono i numeri.

La graduatoria si basa sulle dosi somministrate ogni 100mila abitanti. Ebbene, in base a questo parametro, il Molise è in testa a livello nazionale con 61.370. Del resto nei giorni scorsi lo stesso commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha promosso la regione: “Sono molto soddisfatto per il lavoro che si sta facendo in Molise – ha detto il generale – e non solo perché in questa regione è stato raggiunto e mantenuto il target assegnato, che è di circa 2.500 vaccinazioni al giorno con potenzialità di oltre tremila, ma soprattutto perché si fa un lavoro di qualità. Siamo in media sugli over 80”. In Molise il 91,2 per cento degli ultra 80enni ha ricevuto una dose, il 79% ha completato il ciclo vaccinale. Un bel traguardo, da una parte facilitato dall’esiguità dei numeri, ma certamente complicato dalla morfologia del territorio.

Va detto che a causa dell’elevato numero di decessi, concentrato in particolare agli inizi di questo 2021 con l’arrivo della variante inglese, i molisani hanno ben presenti le criticità provocate dal Covid e si sono orientati in massa verso la vaccinazione. La pandemia ha colpito duro soprattutto in Basso Molise, nella zona di Termoli e del primo entroterra adriatico.

Decisamente male il Lazio. Qui siamo a 56.251, molto al di sotto del Molise. Nella regione, tra l’altro, ci sono state roventi polemiche per il rinvio delle seconde dosi a migliaia di persone che avevano già prenotato e a cui era stato dato il secondo appuntamento per il richiamo. E non sono mancati altri disservizi.

Per il resto, la regione che sta facendo peggio è la Sicilia: 50.564 dosi, meno 5.700 rispetto alla media nazionale e ben 11mila in meno rispetto al Molise. L’isola è nelle ultime posizioni anche per le fasce prioritarie: la percentuale di over 80 con ciclo completo è pari al 66,2 per cento, quella di fascia 70-79 anni con ciclo completo è pari al 32,3 per cento. Infine, la percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari al 24,4 per cento.

Al secondo posto nella graduatoria c’è la Liguria con 61.102, quindi l’Abruzzo con 58.890, poi il Friuli-Venezia Giulia con 58.590 e l’Umbria con 58.411. A seguire, Lombardia (57.746), Marche (57.648), Puglia (57.563), Basilicata (57.412), Bolzano (57.328), Valle d’Aosta (57.150).

Agli ultimi posti, prima della Sicilia, Trento (53.012), Calabria (53.605) e Sardegna (53.748).

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