Domenico Iannacone governatore del Molise? Magari, ma…

Il giornalista Domenico Iannacone, protagonista di numerose trasmissioni in Rai (foto Ufficio stampa Rai)

La chiusura ermetica del Molise, che ne sta decretando l’inesorabile declino demografico, economico, geografico e sociale trova ulteriore conferma alla vigilia di questo appuntamento elettorale per il rinnovo dei vertici regionali.

Andando al sodo: perché tanti esponenti politici locali, da sinistra a destra, hanno paura della candidatura del giornalista molisano Domenico Iannacone per la carica di governatore, tanto da alzare steccati contro quelle che chiamano “candidature dall’esterno”? Forse perché il giornalista nato e legatissimo a Torella del Sannio (tanto da comprarsi una casa) è estraneo a quella consorteria che sgoverna indegnamente da decenni interi lembi di questa sfortunata regione?

Iannacone, lo abbiamo ripetuto più volte, ha tutti i numeri per garantire una svolta a questo piccolo territorio già semplicemente con il suo nome: farebbe uscire finalmente dal lacerante anonimato il Molise. Inoltre è colto, intelligente, sensibile, carismatico.

Un conto, infatti, sarebbe avere come immagine un presidente apprezzato da tantissimi italiani, legatissimo al proprio territorio ma anche inserito nel contesto nazionale (a differenza di tanti altri), emblema del migliore mondo mediatico, sensibile al tema dei diritti e alla difesa dei più deboli: la regione sarebbe finalmente identificata in modo positivo, dopo decenni di sfottò che provocano l’allontanamento da queste origini persino di tanti molisani sparsi per il mondo (e la vendita di case è emblematica in tal senso). Un altro conto è quello di confermare “i soliti molisani” che vantano come “qualità” l’essere residenti in Molise, senza che a ciò corrispondano competenze, capacità di alzare uno stipendio al di fuori di quello pubblico e soprattutto quello spessore necessario per trattare con Roma.

In fondo, che cosa ha determinato la scelta finora adottata di optare per i “molisani in patria” ai vertici della regione? Gli elettori molisani lo sanno che vivono in un territorio che continuando di questo passo si avvia verso la desertificazione assoluta, con la continua sparizione di servizi e di abitanti?

Iannacone, che accettando di tornare stabilmente “in patria” avrebbe tutto da perdere visto che già le sue soddisfazioni le riceve a Roma, dimostrerebbe soltanto un atto d’affetto per le origini accettando una candidatura tra l’altro in un centrosinistra – al solito – estremamente lacerato. Fanno sorridere, specie a noi che viviamo fuori regione, certe prese di posizioni di consiglieri regionali, già semisconosciuti al di là del Matese o delle Mainarde, che pretendono di puntare al vertice unicamente per soddisfare il proprio “ego” infinito. Ma li vedete certi gnomi affrontare gli scaltri e cinici giganti della politica nazionale?

Qui non è un problema di destra o sinistra. E’ la questione di porre un freno ad un territorio che scivola verso il terzo mondo, nell’indifferenza e nell’ignoranza generale. Non saranno certo pochi spot televisivi ad invertire una tendenza inesorabile.

Iannacone dovrebbe essere il candidato di tutti i molisani che amano la propria terra e non soltanto di una parte, ad esempio dei delusi, degli emarginati, degli invisibili, che lui spesso rappresenta negli ottimi programmi che offre agli italiani quale oasi nel deserto televisivo. Il Molise avrebbe finalmente un rappresentante degno per coloro che hanno la schiena dritta, avrebbe quel messaggio di speranza che molti attendono da anni.

Il nome di Domenico Iannacone “Forche Caudine” lo ha lanciato da tempo. Insieme ad Elio Germano è uno dei pochi molisani che la politica seria la fa già con il suo lavoro. Il nome di Iannacone è stato raccolto da molti molisani in regione. In questi giorni lo rilancia con forza l’associazione “Molise Domani”.

“Non esiste l’uomo della Provvidenza ma Iannacone, che ha radici profonde nella nostra Terra e da sempre condivide i grandi problemi della nostra comunità, è una risorsa importante che può rendere un servizio prezioso alle nostre istituzioni – scrive “Molise Domani”. Come dare torto di fronte a queste sacrosante affermazioni?

L’articolo di dicembre 2022 – Domenico Iannacone, bandiera del Molise

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