“Empori della Solidarietà” della Caritas: importante supporto dal pastificio La Molisana

Il primo è stato inaugurato a Roma il 13 febbraio 2008. Alla presenza dell’allora sindaco Walter Veltroni, apriva i battenti “l’Emporio della solidarietà” della Caritas all’interno della “Cittadella della carità – Santa Giacinta” a Ponte Casilino (via Casilina Vecchia), subito dietro piazza Lodi.

L’Emporio, tuttora attivo, è un vero e proprio supermercato di 500 metri quadrati, con casse automatizzate, carrelli, scaffali e insegne dove le famiglie indigenti possono rifornirsi gratuitamente dei generi di prima necessità.

Come? Attraverso una card, una sorta di carta di credito a scalare, con un sistema a punteggi, che garantisce un tetto di spesa per un certo periodo di tempo. Tutti i prodotti, infatti, hanno un valore espresso in “punti”. Esistono, inoltre, card specificamente dedicate ai prodotti per l’infanzia, rilasciate solo per chi ha neonati a carico.

In sostanza, persone in difficoltà socio-economiche, dopo essere state prese in carico da uno dei centri di ascolto diocesani o parrocchiali, subordinatamente a colloqui e verifiche, possono accedere all’Emporio con tale tessera che permette loro di usufruire di generi alimentari (pasta, pelati, olio, zucchero, caffé, scatolame, prodotti per prima colazione, omogeneizzati) e altri beni di prima necessità, compresi pannolini e vestiario. L’Emporio di Ponte Casilino distribuisce, per fare un esempio, oltre tremila litri di latte ogni mese.

Talvolta, grazie a particolari donazioni aziendali, è possibile che siano disponibili bibite, surgelati, detersivi, batterie e altri generi. Un apposito “regolamento di servizio” prevede alcune limitazioni all’acquisizione dei prodotti più costosi per permettere ad ogni famiglia di usufruirne equamente.

In oltre un decennio di attività sono state sostenute oltre 30mila persone, divise più o meno equamente tra cittadini italiani e stranieri (in maggioranza romeni, peruviani, marocchini, egiziani, nigeriani).

Le merci vengono reperite tramite un sistema di approvvigionamento basato su finanziamenti pubblici e sponsor privati, attraverso le derrate alimentari dell’Unione europea, le raccolte fatte dai volontari nei centri commerciali e con parte del ricavato delle monete raccolte a Fontana di Trevi. Molti prodotti vengono ottenuti grazie alle collette alimentari programmate con alcuni grandi gruppi di distribuzione sul territorio di Roma e all’ausilio di aziende solidali.

L’impegno, in questi dodici anni, è stato di diversi milioni di euro complessivi.

Tale prima esperienza, grazie al notevole successo, è stata replicata in decine di diocesi in tutta Italia con l’attivazione di oltre un centinaio di empori. Anche a Roma, nel corso degli anni, si sono aggiunte le iniziative di Spinaceto, Trionfale e Montesacro, promosse dalla Caritas e sostenuti dalle parrocchie.

Una delle principali finalità degli Empori della Solidarietà, come evidenziano i promotori, è quella di “sostenere le persone e le famiglie in difficoltà, utilizzandolo soprattutto come ‘strumento’ per evitare la cronicizzazione del disagio e per dare una mano al superamento della ‘crisi’, con lo scopo di fornire, oltre ad un aiuto concreto, anche un punto di riferimento”. Sono infatti presenti anche servizi di sostegno psico-sociale e di segretariato sociale,

Con l’attuale crisi conseguente alla pandemia di Covid-19, il numero delle persone che usufruiscono di questi servizi è destinato purtroppo ad aumentare ulteriormente. Una tendenza già in atto negli ultimi anni.

Tra le aziende che, dimostrando grande sensibilità, stanno sostenendo concretamente gli Empori c’è il pastificio “La Molisana”, che sta supportando le iniziative della Caritas di Roma a favore delle numerose famiglie che in questi giorni chiedono aiuto per la spesa alimentare. Grazie alla famiglia Ferro sono arrivate agli “Empori della Solidarietà” delle diocesi di Roma importanti quantità di pasta.

L’Emporio della solidarietà di Ponte Casilino è aperto al pubblico nei giorni di martedì, mercoledì e sabato, con orario dalle 9 alle 13.30 e il giovedì pomeriggio, con orario dalle 15 alle 19.30.

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