Eugenio Cirese: il poeta molisano


Eugenio Cirese, scrittore e poeta, è nato a Fossalto (Campobasso) il 21 febbraio 1884 da Luigi e Rosolina Bagnoli.

Gente buona | Letteratura Capracottese

Quarto di sei figli, ha frequentato le scuole elementari a Fossalto, prima di trasferirsi a Velletri (Roma) dove nel 1904 si è diplomato maestro elementare.
Nello stesso anno è andato ad insegnare ad Agnone, in Molise, presso il collegio “Vittorino da Feltre”.
Nel 1905 è passato a Civitacampomarano, dove è rimasto fino al 1908, anno in cui si è trasferito a
Castropignano, sempre in Molise.
Nello stesso anno ha perso il padre Luigi e nel 1910 si è trasferito a Castropignano, in provincia di Campobasso, con la famiglia.
Nel 1911, Cirese si è iscritto al corso di perfezionamento per licenziati delle scuole normali presso l’Università di Roma e, nel 1913, ha conseguito l’abilitazione all’ufficio di direttore didattico.
Fino al 1915 è rimasto insegnante elementare a Castropignano.
In seguito, avendo vinto il concorso a vice ispettore scolastico, è stato assegnato all’ufficio di Teano (Caserta) dove è rimasto fino alla chiamata alle armi del 1916, quando è stato assegnato all’Ospedale Militare di Macerata.
Nel 1920 è stato trasferito ad Avezzano (L’Aquila) con il grado di ispettore. Qui si è sposato con la maestra elementare Aida Ruscitti che gli ha dato il figlio Alberto Mario (1921), che diventerà docente universitario e uno dei più importanti antropologi italiani, formatosi all’Università di Roma con Paolo Toschi.
Nel 1940, Eugenio Cirese è stato trasferito a Rieti, città dove ha svolto la sua attività fino al 1952, anno del collocamento a riposo.
Nel corso della vita ha dato vita ad una ricchissima produzione poetica (Sciure de Fratte, Ru cantone de la Fata, Suspire e risatelle, Tempo d’allora, Lucelecabelle).
Importante la raccolta di canti popolari e sonetti in dialetto molisano.
Nel 1953 ha fondato la rivista di storia e letteratura popolare “La Lapa”, che ha avuto grandi riconoscimenti.
E’ stato autore di “Gente Buona”, sussidiario per le scuole elementari adottato per lunghi anni nelle scuole statali, testo che ha formato generazioni di uomini e donne fino a dopo il secondo conflitto mondiale.
Della sua poesia si sono interessate importanti personalità come Giulio Carlo Argan, Francesco Jovine, Domenico Purificato, Franco Fortini, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini, che si avvalse della sua opera anche per l’antologia di poeti dialettali italiani del 1952.
Molte sue poesie sono state introdotte in antologie, tradotte anche in inglese.
E’ scomparso l’8 febbraio 1955 a Rieti e riposa presso il cimitero di Castropignano (Campobasso).

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