È nato a Guardialfiera, in provincia di Campobasso, 44 anni fa. Nel Molise ha mosso i primi passi nel mondo economico. Ha rivestito ruoli nelle società di famiglia, tra cui la Microspore di Larino, che produce fertilizzanti.
Le cronache molisane si sono occupate di lui per un’inchiesta giudiziaria (poi finita con un’archiviazione) sull’acquisto di una villa sul mare, a Termoli, per l’ex presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura (Pd). Poi si è trasferito a Londra, indirizzo 33 di Bruton Place, a Mayfair, a due passi da Hyde Park, dove ha basato molte società. Ha iniziato come broker, poi è passato all’investment banking e alla finanza corporate.
Ora Gianluigi Torzi, noto come “il broker del Vaticano” e su cui pende una condanna a sei anni emessa dalla giustizia della Santa Sede per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e per un’ipotizzata compravendita di un palazzo di lusso a Londra in Sloan Avenue, è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi.
Particolarmente intricata la sua vicenda fatta di operazioni finanziarie a livello internazionale.