Giovanni Toti e il Molise dei “fiumiciattoli”

Anche in periodo di emergenza da coronavirus, non vengono meno le dichiarazioni pubbliche, da parte di personaggi di primo piano, che inficiano il Molise e i molisani.

L’ultima gaffe è del presidente della Liguria, Giovanni Toti, già europarlamentare e direttore di “Studio Aperto” e del Tg4. Insomma, un giornalista professionista che la geografia la dovrebbe conoscere bene.

Invece nel corso di un’intervista a “Diritto e Rovescio”, la trasmissione di Rete 4 condotta da Paolo Del Debbio, illustrando la sua richiesta di avere più autonomia rispetto alle “fasi” di riapertura decise dall’esecutivo, se n’è uscito dicendo che nel Molise, i suoi abitanti si bagnano in “qualche fiumiciattolo”. Il senso, probabilmente, era che le riaperture regionali dovrebbero svolgersi sulla base delle caratteristiche geografiche e morfologiche della regione. Non a caso ha specificato che riaprire le spiagge in Liguria sarebbe un problema essendo molto frequentate (quindi si creerebbero assembramenti), mentre questo non avverrebbe in Molise dove, secondo il governatore ligure, al massimo le persone andrebbero “su una spiaggia di un fiumiciattolo o di un lago”.

Scontato l’intervento del sindaco di Termoli, Francesco Roberti, alla stregua dei tanti interventi, purtroppo, a cui vengono costrette le istituzioni molisane per uscite simili che non fanno certo bene all’immagine del Molise: “Spiagge molisane paragonate a quelle di un lago o di un fiumiciattolo? Toti venga in Molise a conoscere la nostra realtà. Come sindaco di Termoli, presidente della Provincia di Campobasso e rappresentante della Costa dei Delfini sono rimasto molto colpito dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Liguria Giovanni Toti durante una trasmissione televisiva. Paragonare le spiagge del Molise a quelle di un ‘fiumiciattolo’ o di un ‘lago’ è stata la classica uscita di cattivo gusto di cui ne avremmo fatto sinceramente a meno. Con quelle dichiarazioni Toti ha offeso non solo il Molise ma bensì tutti i molisani”.

Siamo alle solite, insomma. Campobasso posto da “sfigati”, come disse un celebre cuoco, il Molise denigrato da Checco Zalone o i molisani campioni di stalking, come affermò un’attrice e poi un’infinità di sfottò sulla regione che non esiste o su clamorosi errori geografici. E meno male che per qualche esponente politico locale il Molise ora è molto più conosciuto. Ma se sbaglia un giornalista, come fanno a conoscerlo tante altre persone?

Buffo, poi, il fatto che Toti abbia detto ciò facendo riferimento al “suo amico Toma”, come ha voluto sottolineare. Il quale, probabilmente, il Molise non gliel’ha illustrato molto bene.

(immagine da Twitter)

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