Gualtieri e la gag da “Amici miei”

Il sito Affaritaliani.it ha diffuso un breve video che inquadra Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ripreso di spalle impegnato a giocare a carte sullo schermo del suo telefono cellulare durante una delicata riunione del Consiglio comunale sulla società Multiservizi. Le immagini, che ha fatto il giro del mondo con oltre 200 mila citazioni in rete, durano soltanto qualche secondo, ma sono decisamente eloquenti.

Il primo cittadino non trova niente di meglio da fare, durante il suo ordinario lavoro che gli è stato affidato dalla maggior parte degli elettori romani (e pagato da tutti i contribuenti), che giocare a carte con lo smartphone. Da oggi, in sostanza, perché stupirsi se uno studente gioca davanti ad uno schermo durante una barbosa lezione di matematica o un infermiere preferisce passare il tempo davanti ad un pc anziché controllare un paziente? Momento di debolezza? Beh, se hai l’onore e l’onere di rappresentare i cittadini romani, il tempo per il tressette digitale andrebbe trovato fuori dal lavoro.

Tra l’altro la pezza giustificativa offerta da Gualtieri, è peggiore del buco: “Premetto che era un tresette e non scopa. Era stata una giornata intensa. Era il 2 febbraio, la mattina avevo fatto il sopralluogo con Matteo Salvini al cantiere della Metro C. Poi avevo appena ascoltato due lunghissimi interventi della Raggi e di Di Stefano. E delle tre cose la più piacevole è stata quella con Salvini, quindi mi dovevo rilassare un momento”. Ma davvero il sindaco della maggiore città italiana può rilasciare simili dichiarazioni? Crede che i cittadini più avvenuti lo ritengano un simpaticone a fronte di tali dichiarazioni? Lo sa che il Pd a Roma, proprio per atteggiamenti superficiali (e non solo) di tale guisa, ha lasciato per strada caterve di voti, facendo girare non poco le scatole a tanti elettori di sinistra?

Fatto sta, che di fronte a tale spettacolo, persino il commento su Facebook dell’ex sindaca Virginia Raggi, trasforma l’esponente pentastellata, davanti a questo scivolone, in una statista: “È l’unico sindaco nella storia d’Italia che gioca a tresette in consiglio comunale. E si permette anche di fare lo spiritoso, dicendo che si stava annoiando”. Raggi racconta inoltre che “in Assemblea si stava discutendo della società Multiservizi e dei suoi lavoratori perché rischiano di andare a casa. Multiservizi, per chi non lo sapesse, è una società di Roma Capitale con oltre 2.500 lavoratori che, sentite bene, badano ai nostri figli. Si, perché si tratta delle persone che sono sui pulmini scolastici, che li accolgono la mattina nelle scuole e che aiutano a curare gli istituti scolastici di Roma. Invece di proseguire il percorso da me avviato su Multiservizi, Gualtieri è stato richiamato dalla Corte del Conti perché stava creando un danno erariale. E pensare che lo avevamo anche avvisato in Aula dicendo che sarebbe andato incontro a questo problema ma, evidentemente, anche quella volta non era interessato ad ascoltare e ha preferito giocare con il cellulare”.

L’ex sindaca chiude così il post: “Lo dica ai 2.500 lavoratori di Multiservizi che in Aula si stava annoiando. Vada a raccontare loro che li ha presi in giro durante la campagna elettorale e, per di più, che ha pensato bene di rilassarsi al cellulare mentre si parlava del futuro di queste persone che rischiano il licenziamento”.

È arrivata anche la replica ironica della Lega, con il capogruppo Fabrizio Santori che ha portato in aula la “Tombola alla romana”: 48 cartelle più il tabellone. “Sono 48 cartelle, una per ciascun consigliere – ha spiegato Santori – in modo tale che se dovessero essere presi dalla noia avranno anche loro diritto allo svago”.

Insomma, se il Pd dell’era Elly Schlein continua con i soliti scivoloni, c’è poco da sperare che a Roma si veda qualcosa di buono. Infatti la città continua a mostrare tutti i problemi di prima.

(PDV)

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