I numeri del settore florovivaistico, Molise fanalino di coda

Myplant & Garden, la fiera internazionale leader del verde professionale (florovivaismo, garden, paesaggio, verde sportivo) in Italia, diffonde e commenta gli ultimi rilevamenti ufficiali della produzione florovivaistica italiana in vista del prossimo, attesissimo appuntamento nei padiglioni di Fiera Milano-Rho a febbraio 2025 per il quale si prevede un ulteriore ampliamento della superficie espositiva.

Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano nell’ordine la top-ten delle regioni italiane che registrano il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale.

Una produzione che, nonostante un meteo sfavorevole e gli alti costi sostenuti, nel 2023 ha mantenuto i livelli record dell’anno precedente: 3 miliardi e 145 milioni di euro il valore alla produzione (il 4,7% delle produzioni agricole italiane), e un export ai vertici internazionali.

La produzione di fiori e piante in vaso sembra essersi assestata a 1.465 milioni di euro (in valore, il 2,2% delle produzioni agricole italiane).

Le produzioni vivaistiche avrebbero confermato, secondo l’Istat, i 1.680 milioni di euro (in valore, il 2,5% delle coltivazioni agricole italiane).

Secondo le agenzie internazionali, la bilancia commerciale del comparto si conferma in campo positivo con un avanzo stimato a oggi di 315 milioni di euro.

Sono oltre 45mila gli ettari di terreno dedicato al florovivaismo in Italia, a favore di ca 17mila imprese del settore. Realtà produttive concentrate soprattutto in 4 regioni: Toscana e Lombardia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Campania, dove le imprese sono soprattutto specializzate nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

Il CENTRO ITALIA guida le produzioni nazionali (oltre il miliardo e 200 milioni di valore), trainato come da tradizione dalla performance della regione Toscana che mantiene saldamente il primato delle produzioni vivaistiche nazionali (con una quota che supera il 50% del mercato) con un fatturato alla produzione vicina al miliardo: 923 milioni di euro (+0,1% sul 2022). Un dato che, aggregando i valori produttivi del vivaismo e della floricoltura (altri 56,7 milioni di euro, +0,4% sul 2022), porta la Toscana a guidare in solitaria il comparto.

Leggera decrescita per il Lazio, altra regione-chiave dell’area, che chiude il 2023 a quota 190,4 milioni (-0,3%, ma con segno positivo per le produzioni floricole).

Segue il NORD ITALIA, con valore espresso di oltre 1 miliardo e 180 milioni. A trainare le regioni settentrionali, la Liguria ‘regina dei fiori’ con oltre 437 milioni solo di produzioni floricole e quasi 8 di colture vivaistiche; poi la Lombardia, in leggera contrazione (-0,7%) nel vivaismo a quota 163 milioni e in campo positivo per le coltivazioni floricole (113 milioni, +1,8%).

Altre regioni decisive per il mercato florovivaistico del nord sono Emilia-Romagna (152 milioni), Veneto (oltre quota 132 milioni, +1,7%), Piemonte (quasi 86 milioni) e Friuli VG (84 milioni, in crescita continua da anni).

Le 8 REGIONI DEL SUD sfiorano i 740 milioni di valore (-0,6% dovuto soprattutto ai cali produttivi floricoli di Puglia e Campania, tra le regioni leader dell’area). La Sicilia, pilastro produttivo del meridione, nonostante un calo dell’offerta vivaistica registra un complessivo +0,3%, attestandosi a 302,5 milioni di valore.

CLASSIFICA GENERALE VALORE PRODUZIONE REGIONI ITALIANE

FLOROVIVAISMO (in 000 euro)

Regione2023var % 23/22ranking
Toscana979.8550,11
Liguria445.5150,52
Sicilia302.4410,33
Lombardia276.6680,34
Lazio190.418-0,35
Campania186.599-26
Puglia174.015-1,17
Emilia-Romagna152.201-0,18
Veneto132.4151,79
Piemonte85.97110
Friuli-Venezia Giulia84.1671,511
Marche43.3981,812
Sardegna34.4701,913
Abruzzo19.710-0,414
Calabria16.294-0,415
Umbria7.8551,216
Trentino-Alto Adige7.3752,117
Basilicata4.5690,918
Molise1.2551,419
Valle d’Aosta2920

Elaborazioni Myplant su dati Istat

Classifica valore produzione regioni italiane (in 000 euro)

FIORI e PIANTE in VASOVIVAI
Regione2023var % 23/22rankingRegione2023var % 23/22ranking 
Liguria437.6970,51Toscana923.1270,11 
Sicilia209.8620,92Lombardia163.669-0,72 
Campania160.856-2,33Sicilia92.579-0,93 
Lazio139.446-0,84Friuli-Venezia Giulia69.6231,94 
Lombardia112.9991,85Emilia-Romagna67.999-2,25 
Puglia106.874-1,66Puglia67.141-0,36 
Emilia-Romagna84.2021,67Piemonte63.617-0,97 
Veneto78.9882,18Veneto53.42718 
Toscana56.7280,49Lazio50.97219 
Piemonte22.3542,710Marche31.8202,210 
Friuli – Venezia Giulia14.544-0,311Sardegna28.548211 
Marche11.578-0,612Campania25.7430,512 
Abruzzo9.720-1,713Calabria11.497-0,213 
Sardegna5.9221,614Abruzzo9.9900,914 
Calabria4.797-0,915Liguria7.8182,215 
Trentino-Alto Adige4.6382,616Umbria5.3592,216 
Umbria2.496-0,817Basilicata3.7670,717 
Basilicata8021,818Trentino-Alto Adige2.7371,218 
Valle d’Aosta Molise1.2551,419 
Molise Valle d’Aosta  

elaborazioni Myplant su dati Istat

Secondo le stime elaborate dalle agenzie internazionali, l’Italia si conferma seconda potenza esportatrice europea e terza mondiale con oltre 1 miliardo e 200 milioni di prodotti vegetali (valore alla produzione), pari al 5,2% dell’export mondiale (stabile sul 2022), dominato dai Paesi Bassi (48,2% dell’export planetario, con un calo dell’1% del valore sul 2022) e, di seguito, presidiato per l’8,2% (quasi 2 miliardi di euro) dalla Colombia (in calo del 2% sul 2022).

Dopo l’Italia, seguono la Germania (4,1% sul totale, in calo dell’8% sul 2022) e l’Ecuador (3,9% sul totale, in calo del 7% sul 2022).

La stabilità dell’export italiano è un dato molto importante e apprezzabile – affermano da Myplant – in un quadro in cui molte altre grandi potenze del comparto hanno mostrato cali e incertezzeLe produzioni italiane sono una eccellenza riconosciuta nel mondo, che si mostra resiliente anche in periodi difficili, grazie a una imprenditorialità di alto livello”.

In questa speciale ‘classifica’, spiccano al momento i cali in doppia cifra di Cina (in decima posizione col 2% sull’export globale, -11% sul 2022), USA (in undicesima posizione con l’1,9% dell’export planetario, -12% sul 2022) e Danimarca al dodicesimo posto (1,7% dell’export mondiale, -14% sul 2022).

La bilancia commerciale del comparto si conferma in campo positivo, registrando un avanzo stimato a oggi di 315 milioni di euro.

Consistenti per il saldo italiano sono gli scambi con Francia (bilancio di ca +220 milioni), Germania (ca +150 milioni), Svizzera (ca +58 milioni), Gran Bretagna (+44 milioni nonostante il calo dell’export).

I saldi più onerosi per la bilancia commerciale italiana derivano dagli scambi con la Spagna (-25 milioni, ca il 7.3% dell’import in Italia, in crescita di 1 punto percentuale) e i Paesi Bassi (-400 milioni, ca il 69% dell’import totale in Italia). Seguono, come principali Paesi di approvvigionamento, Francia (5.2%, in leggera crescita), Germania (4.6%, in leggero calo) e Polonia (3.3% in crescita).

L’ultima edizione di Myplant (febbraio 2024) si è chiusa con 762 espositori (655 nel 2023, +15%), 204 delegazioni di buyer internazionali (150 nel 2023, +27%), 50.000 mq di fiera (45.000 nel 2023, +10%), 25.000 presenze (23.000 nel 2023, +8%), 114 insegne estere d’acquisto accreditate (85 nel 2023, +26%) da 45 Paesi e 4 continenti.

Myplant & Garden è la più importante manifestazione professionale dell’orto-florovivaismo, del paesaggio, del garden e del verde sportivo in Italia. Punto di riferimento assoluto del mercato italiano e protagonista di primo piano di quelli internazionali, la fiera è promotrice della cultura del verde, dell’economia circolare, della tutela ambientale e della progettazione green.

Articoli correlati