Il 10 febbraio la Giornata internazionale dell’epilessia

Il Colosseo come simbolo italiano nel mondo della lotta all’epilessia. È in occasione dell’International Epilepsy Day che il prossimo 10 febbraio uno spettacolo di luci viola colorerà per la prima volta l’Anfiteatro Flavio, come simbolo della lotta contro i pregiudizi e per stimolare la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica su questa importante malattia. L’iniziativa è promossa dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia (Lice) che per l’importante appuntamento lancia il claim “La solidarietà si propaga. #liberalaricerca”: un gesto solidale, infatti, può diventare contagioso e fare la differenza nella vita delle oltre 500mila persone che in Italia sono chiamate a fare i conti con l’epilessia e le problematiche che ne derivano.

All’avvio dello spettacolo, a partire dall’imbrunire, sullo storico monumento di fama mondiale verrà proiettato il logo Lice che, per l’occasione, festeggerà il proprio quindicennale impegno nella promozione di campagne di sensibilizzazione, nella divulgazione di una corretta informazione e nel supporto costante alla ricerca scientifica su questa malattia neurologica che conta 50 milioni di pazienti in tutto il mondo.

Ed è proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo queste tematiche che in occasione della Giornata promossa a livello mondiale dalla International League Against Epilepsy (Ilae), Lice invita la popolazione al Piccolo Eliseo per Il nostro album dei ricordi15 anni di immagini e parole per raccontare l’epilessia”. Un evento, quello che si svolgerà lunedì 10 febbraio alle ore 19.30, realizzato per festeggiare 15 anni a supporto delle persone con epilessia. Per prenotarsi è necessario inviare un’email a [email protected].

“Il prossimo 10 febbraio oltre 120 Paesi nel mondo accenderanno i riflettori sull’epilessia – commenta il Professor Oriano Mecarelli – Presidente Lice, Dipartimento di Neuroscienze Umane La Sapienza (Roma) -. L’Italia è da molti anni tra quelli in prima linea nella lotta a questa patologia che nel nostro Paese interessa oltre mezzo milione di persone, di tutte le età con picchi tra i bambini e gli anziani. La ricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti nella diagnosi e nella cura, ma c’è ancora tanto da fare, soprattutto per quelle forme di epilessia farmaco-resistenti di cui soffre il 30% dei pazienti. Il fatto che le crisi arrivino spesso senza alcun preavviso, potendo provocare traumatismi o altri tipi di conseguenze negative – prosegue Mecarelli –  rende le persone con epilessia insicure, ansiose e dipendenti dagli altri. Ma non tutti possono contare sull’aiuto di una persona cara e l’assistenza socio-sanitaria sul territorio è ancora molto carente”.

Sempre a Roma, presso Santa Maria della Pietà – Sala Teatro – Pad. 90, sabato 15 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, LICE e Fondazione Epilessia LICE Onlus organizzano il Corso “Cosa fare in caso di crisi”. Una dimostrazione concreta che fornirà tutte le indicazioni necessarie a supportare il paziente in caso di crisi.

“Aiutare davvero le persone con epilessia – conclude il Professor Mecarelli – significa non solo finanziare e stimolare la ricerca, organizzare meglio i Centri specializzati su tutto il territorio nazionale, scoprire nuove strategie di cura e permettere equamente l’accesso alle terapie più innovative. Ma significa anche essere correttamente informati sulla patologia così da non averne paura ed intervenire tempestivamente quando necessario”.

Per maggiori informazioni:

https://www.lice.it/

http://www.fondazionelice.it/

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