Il boom dei contagi in Molise: ora è “prudenza” sui rientri estivi in regione

Quando è scoppiata la pandemia da coronavirus, che ancora veniva chiamata epidemia, molti romani d’origine molisana avevano pensato di trasferirsi per qualche settimana nella terra d’origine, valutando più sicuro il “rifugio” tra le montagne rispetto ad una metropoli dalle costanti relazioni come Roma. Queste, perlomeno, erano le chiacchiere ai capannelli dei tassisti, sempre più sparuti a causa della riduzione di chiamate e corse.

Dopo che la provincia di Isernia ha rappresentato a lungo un unicum con zero casi, tanto da finire spesso sui media nazionali (una volta tanto per una buona notizia), la favola è finita a metà marzo con i primi casi nel venafrano, poi accentuati dalla casa di riposo di Agnone. Però, causa anche la lettura numerica e non in rapporto al numero dei residenti, il Molise ha continuano a beneficiare a lungo dell’ultimo posto nella classifica dei contagi.

Fino a qualche giorno fa, grazie in particolare ad ampi territori dell’entroterra rimasti estranei al virus, la regione ha continuato a rappresentare un buon “rifugio” per un ritorno estivo al paese d’origine da parte di tanti romani, grazie anche alla curva discendente dei contagi a livello nazionale. Addirittura da parte di molti che in Molise non tornano da anni.

Ora l’atmosfera è cambiata. Dopo la vicenda del contagio di massa a Campobasso e l’indice R0 diventato il più alto della Penisola, l’idea di rientrare la prossima estate nella regione d’origine sta scemando in molte famiglie. E ciò potrebbe rappresentare l’ennesima brutta notizia per la piccola economia locale che beneficia, specie durante la bella stagione, delle tante famiglie di villeggianti che rientrano nei paesi d’origine, soprattutto da Roma.

Per la fase degli spostamenti interregionali, da Roma c’è una certa sicurezza che questa sarà permessa verso l’Abruzzo, dove d’estate si recano circa 60mila romani. Se il trend del Molise continuerà in questo modo, a rischio sarà anche la possibilità di raggiungere la terra sannita da parte dei romani.

Di fatto, la regione che fino a qualche giorno fa qualcuno indicava come modello, con questa piccola emergenza virus si sta giocando anche una carta addirittura turisticamente importante in questo periodo. Perché l’indice dei contagi è paradossalmente diventato per molti, in questo 2020, una variabile importante nella scelta delle destinazioni estive.

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