Il “molisano” Lotito, poco Molise e tanto salva-calcio

Il senatore “molisano” Claudio Lotito si preoccupa molto del “suo” mondo del calcio. Come raccontano gli ottimi Giacomo Salvini e Lorenzo Vendemiale del Fatto quotidiano, il presidente della Lazio “si aggira per Palazzo Madama come un funambolo con una cartelletta azzurra e ferma i capigruppo della commissione Bilancio di tutti i partiti per spiegare e chiedere di sottoscrivere il suo nuovo emendamento”. Di che si tratta? Di una norma per spalmare i tanti debiti delle società di calcio. In realtà è la riscrittura di un emendamento, dal momento che il primo tentativo con una norma nel decreto Aiuti quater che spalmava i debiti delle società di serie A con 60 rate mensili senza alcun interesse o penalizzazioni sportive e senza incorrere in denunce penali sarebbe andato fallito.

La riformulazione all’emendamento precedente, come riporta il quotidiano di Marco Travaglio, sarebbe “quasi una fotocopia dell’altra norma: il debito sarà spalmato sempre in 60 comode rate nei prossimi cinque anni (le prime tre da pagare subito), stavolta con una piccola mora del 3%. Un contentino per convincere i colleghi senatori”.

Il senatore di Forza Italia è una colonna del mondo del calcio. Meno del Molise: a chi servirebbe un emendamento del genere in una regione sfigata con il Campobasso sparito dal calcio che conta e appena due squadre di calcio in serie D, il sorprendente Vastogirardi e il povero Termoli, ultimo in classifica a 11 punti?

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