Il Molise al “Cibus” di Parma

Cibus 2023 pone il Molise all’attenzione del mondo del food che, a sua volta, incorona la Regione come regina della biodiversità alimentare.

Buon successo per i cibi molisani che hanno polarizzato attenzioni per qualità, rarità, quantità. Lo stand, un globo di legno che oltre a fungere da contenitore tipo espositore da marcato, ha voluto segnare il passo verso il mondo della biodiversità che il 2024 la vedrà come regina della tavola. Una palla che ha letteralmente deliziato le decine di migliaia di visitatori per originalità e positività. A corredo di essa una cucina professionale che ha segnato il tempo con i bollori dell’acqua, lo sfrigolio dell’olio, il calore del forno per la pizza, vera novità molisana, il profumo di sughi, polente, piatti della transumanza.

Proprio la transumanza ha segnato il goal più bello di una edizione che, nel parlare di sostenibilità e garanzia di bontà, ha visto unire le forze e confermare il Molise, tramite l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, capofila di un accordo a più mani che vede partner il Gargano, con il Consorzio Gargano Slow e il Gal Meridaunia, prossimo alla firma, sottoscrivere unitamente al Consorzio di rete “Cibi molisani”, e la Regione Abruzzo, prossima anch’essa alla firma, che vede consolidare la rete del cibo lungo l’asse tratturale Abruzzo/Molise/Puglia.

Produttori e istituzioni insieme per essere consapevoli dei propri ruoli nell’interesse generale a favorire produzioni eticamente sostenibili e rispettose dell’ambiente, del lavoro, delle tradizioni e della cultura del territorio di appartenenza per contribuire alla promozione dell’inclusione sociale e la lotta contro la marginalità e povertà. Il cibo, l’ambiente e la cultura hanno fondamento nella condivisione di obiettivi comuni e in “comunità di pratiche” che utilizzano linguaggi e metodologie operativi comuni e pertanto, la collaborazione, a livello locale, nazionale ed internazionale tra operatori, anche in settori diversi, è condizione essenziale per la valorizzazione e promozione dei territori intesi nella loro unicità. Questo lo spirito comune affinché ciascun sottoscrittore, le parti rappresentano oltre 100 aziende e decine di comunità lungo l’asse tratturale di specie, si vede impegnato a diffondere la cultura della produzione inclusiva, condividere le buone pratiche, partecipare a momenti seminariali e formativi comuni, promuovere sviluppo, partecipare a progetti a livello regionale, nazionale, internazionale.

Con la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico si porranno azioni di controllo a garanzia dello spirito collaborativo di cui al sottoscritto accordo. Questo è l’inizio di un percorso che nasce da lontano, sin dai primi accordi che hanno favorito il riconoscimento Unesco della, o meglio, delle transumanze. Tornando al Cibus 2023 ed al Molise, l’Azienda Autonoma guidata da Remo Di Giandomenico, grazie all’impulso dettato dall’Assessorato Regionale al Turismo e Cultura, è riuscita a condurre un progetto aggregatore che ha coinvolto ben cinquantacinque aziende molisane. Dette hanno favorito la conoscenza e la degustazione di prodotti molisani spaziando dal tartufo al pane di Macchiagodena, alle confetture, salse, pelati, miele, dolci, vino, liquori, farine, pasta, latticini freschi, formaggi stagionati, caciocavalli, uovo di quaglia, prodotti idroponici, caffè, salumi.

A traino di tale grande aggregatore il Consorzio di Rete de “I CibiMolisani” che con i suoi chef, Filindo Russo, Pasquale Felice e Cristopher Di Maria (pizzaiolo), coadiuvati dallo chef pugliese Simone Conte, in virtù dell’accordo sottoscritto, ha coinvolto le migliaia di persone accorse al Cibus per condirsi di esperienza e consolidare conoscenze o farne delle nuove, nel mondo del food. Successo senza precedenti e regina dell’intera kermesse parmigiana, la molisanissima “ buco con la pizza intorno” brevetto di una pizza a marchio “Cibi molisani” prodotta con farine della tradizione a cura del socio Dionisio Cofelice. Prima su tutte la pizza con stracciata del caseificio Pallotta di Capracotta, ventricina, la Birra artigianale di Castel del Giudice, insalata idroponica, seguita a ruota da quella alla cioccolata fondente dell’azienda Dolce Amaro dei f.lli Papa. Ben oltre mille tranci sfornati, per un successo che conclama la nuova pizza Molisana, regina del Cibus 2023.

Da un’idea di Dionisio Cofelice, sposata dal Consorzio di Rete, dopo una sperimentazione di qualche tempo, nasce una stella che garantisce sapori e profumi senza tempo e senza macchie di contaminazioni da sofisticazioni ed adulterazioni. Il Molise è la biodiversità ed essa è la forza presente e quella che esalterà il 2024 in un dirompente salto di promozione e di esperienze che fanno della regione una nicchia da non sottovalutare. Lo dimostra la conquista della copertina del Cibus e l’attenzione prestata dai media nazionali che hanno rimbalzato la notizia di Askanews ed Ansa Nazionale, sui canali Rai, testate giornalistiche come il Tempo, Libero, Zazoom, Tiscali, la Gazzetta, Mediaset, il Giornale d’Italia, sino al Sole 24 ore. I numeri dello stand premiano oltremodo l’organizzazione. Oltre 20 degustazioni, 8 cooking show in due giorni, oltre 200 incontri produttivi, due convegni, presenze importanti tra le quali quella del presidente della Cia nazionale, Cristiano Fini che ha garantito azioni di collaborazione per favorire lo scopo della missione dell’accordo di collaborazione tra produttori ed enti. Il Molise dimostra di essere una regione dalle mille qualità e, se messa da parte autoreferenzialità e poca voglia di condivisione, con esse poter competere con chiunque. Siparietti simpatici e di grande spessore culturale, gli incontri con chef siciliani e lucani. La modestia lavoratrice porta lontano e non si oppone alla voglia di essere protagonisti. Il Molise, al Cibus è stato il miglior protagonista.

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