Il Molise che non esiste, anche in tv

Il Covid-19, oltre ad aver portato alla ribalta mediatica una schiera di scienziati (o presunti tali), diventati vere e proprie star televisive con apprezzamenti o meno da parte del pubblico, sta riservando il proscenio anche ai governatori regionali.

Come noto, Zaia s’è avvantaggiato molto grazie all’aver fatto adottare le soluzioni più idonee per combattere il virus, supportato in particolare dal professor Andrea Crisanti, virologo romano a Padova, ormai una delle star del web. Il campionamento a tappeto è stata una delle scelte più premianti. Oggi, grazie a questa credibilità al top, Zaia può sfruttare le finestre mediatiche per promuovere il proprio territorio a livello turistico.

In effetti gli spazi televisivi, specie in questi ultimi giorni, per i governatori corrispondono a tante finestre di promozione turistica per le proprie regioni. In particolare per Bonaccini, Rossi, De Luca, Emiliano, Santelli, Musumeci, Solinas, presenti in tantissime trasmissioni, l’esercizio è continuo. Ma anche il friulano Fedriga è di casa spesso a “Tagatà” di Tiziana Panella su La7. Così come il ligure Toti appare di frequente a Retequattro. Anche l’abruzzese Marsilio, seppur con minori opportunità, non manca dei suoi spazi televisivi nazionali.

A tutto ciò si sommano i servizi giornalistico-promozionali che vanno in onda ormai quotidianamente nei telegiornali: le montagne trentine, le spiagge liguri e romagnole, i borghi toscani, il mare siciliano e sardo, il previsto boom di Puglia e Calabria, questi gli assoluti protagonisti del piccolo schermo.

E il Molise?

More solito, resta oggetto misterioso, nonostante i proclami che l’attuale giunta ha manifestato ad ogni piè sospinto. Noi non abbiamo mai visto il governatore Donato Toma in un programma nazionale esprimere uno straccio di opinione su contagi o sulle scelte politiche del governo. Tanto più a promuovere Termoli e il litorale, che già prima del Covid-19 hanno scontato l’inquinamento e il terremoto, o le testimonianze storiche di San Vincenzo al Volturno, Pietrabbondante o Sepino e tanto altro di quell’immenso patrimonio semisconosciuto che può offrire il nostro piccolo Molise.

Eppure proprio, per paradosso, questa estate “italianissima” rappresenterà per molti italiani la scelta di una meta inusuale, ad esempio rispetto all’estero, e alternativa. Ma la Regione Molise, impegnata nelle solite bagatelle interne, evidentemente pone la promozione del territorio non in cima alle priorità. Mentre, è l’Istat a certificarlo, il Molise nel 2019 ha perso quasi tremila residenti. E’ come se fosse scomparso l’ennesimo paese.

Articoli correlati