Il “sistema Molise”, l’ennesima denuncia di Vinicio D’Ambrosio

Uno dei pochi libri molisani che ha avuto, negli ultimi anni, una notorietà nazionale è stato “Il Regno del Molise” di Vinicio D’Ambrosio, una vera e propria stilettata al potere granitico che da anni gestisce il Molise come “affar suo”. In quel libro di successo, uscito nel 2009, l’autore si chiedeva con ragione se una Regione di 320mila abitanti (allora, oggi ne sono 40mila in meno) possa investire milioni per avere sedi diplomatiche a Roma e Bruxelles. E se sia accettabile che paghi un numero di dipendenti otto volte superiore, in proporzione, a quelli della Lombardia. O che i politici regionali siano retribuiti più del governatore di uno Stato americano.

Qualcuno parlò di qualunquismo e populismo. Eravamo in piena crescita del fenomeno pentastellato e l’antipolitica veniva etichettata come “fuffa”, forse per mitigare anni di malgoverno che hanno portato il nostro Paese ad essere subordinato mani e pieni ai poteri internazionali a causa di un debito pubblico mostruoso e ad un apparato industriale e produttivo in gran parte finito in mani straniere, per lo più delle solite multinazionali o dei noti fondi.

Ora Vinicio D’Ambrosio, dopo il clamore suscitato dal suo precedente best seller, proprio alla vigilia delle ennesime tristi elezioni regionali – dove, come nel medioevo, stanno emergendo i campanilismi cittadini con Campobasso contro Termoli – pubblica un volume di ben 728 pagine con la storia giudiziaria molisana degli ultimi anni. E non solo. Sprechi, scandali e inchieste giudiziarie nell’Isola felice governata prima da Michele Iorio e poi da politici presto dimenticati per il loro non certo straordinario peso nazionale.

Questo nuovo libro, arricchito dalla presentazione di Luca Palamara, ex magistrato, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e presidente della Associazione Nazionale Magistrati, profondo conoscitore del sistema giudiziario italiano (di cui alla fine è rimasto vittima), da un lato rappresenta il naturale seguito, fino all’epilogo, delle numerose vicende giudiziarie trattate nel volume precedente; dall’altro mira al cuore del problema: la situazione del sistema giudiziario molisano e quel fenomeno che l’autore definisce “il processo alla molisana”, con le sue lentezze, le indagini sommarie, gli esiti nella maggior parte dei casi scontati.

Un “fenomeno” che, attraverso una documentazione ricchissima, sempre attenta e rigorosa, va a inserirsi nell’ampia discussione che in questi anni si è sviluppata sui problemi e le emergenze della giustizia italiana: “il sistema giustizia molisano – come sottolinea Palamara nella presentazione – paradigma del sistema giustizia in Italia”.

Mentre la politica si è ridotta ai minimi termini culturali c’è anche chi continua a lavorare nell’informazione su temi strettamente connessi con i diritti civili, e lo fa con quest’opera poderosa, compiutamente documentata. Il “Sistema Giustizia” è fondamentale nella vita di una società, e proprio per questo bisogna che venga dalla “società” osservato e discusso.

Se a ciò aggiungiamo la situazione drammatica del Molise, dal punto di vista demografico ed economico in primis, ma anche culturale (molti dei migliori “cervelli” scappano) il quadro conclusivo è emblematico.

AUTORE: Vinicio D’Ambrosio

TITOLO: La giustizia in Italia. Il Sistema Molise

SOTTOTITOLO: Le indagini, i processi, le sentenze, la vita giudiziaria degli ultimi dieci anni nel Regno del Molise. Tante storie, un solo copione

CASA EDITRICE: Scripta Manent Edizioni

PAGINE: 740

FORMATO: 14 x 21

PREZZO DI COPERTINA: € 20,00

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