Imprese: finanziamenti europei per il 2019

“I finanziamenti europei a sostegno delle imprese campane”, questo il tema del convegno tenutosi martedì 12 novembre 2019 nella sala conferenze dell’Odcec di Napoli e che ha interessato anche gli imprenditori del Sannio.

All’incontro sono intervenuti: Valeria Fascione (assessore all’internazionalizzazione e alle start up e innovazione della Regione Campania), Giuseppe Ferrandino (europarlamentare, membro della commissione per i problemi economici e monetari), Antonio Martini (dirigente del Mise – divisione VII Interventi per ricerca e sviluppo), Valerio De Martino (vicepresidente di Manageritalia Campania), Pasquale Russiello (coordinamento scientifico Commissione di studio ricerca e programmi comunitari – Mediterraneo) e Giosy Romano (presidente Consorzio per l’Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli).

Un forum coordinato dall’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli, con Liliana Speranza – consigliere delegato Commissione ricerca e programmi comunitari – Mediterraneo, la quale ha affermato: “Il nostro scopo come ordine è quello costare vicino alle imprese per accompagnare verso una crescita una crescita intelligente. É necessario per le imprese scommettere sull’innovazione per essere più competitivi a confronto con le aziende estere. A riprova, ci si sta muovendo nel dare slancio al comparto imprese, come dimostrano i finanziamenti da 750mila euro per la ricerca e sviluppo e circa 200 milioni sulle Zes”.

Un interessante impulso al dibattito sul ruolo specifico che hanno gli agglomerati ed in particolare l’Asi di Napoli nel puntare alla crescita e agli investimenti delle aziende presenti nei vari comparti, è arrivato dalle dichiarazioni del presidente del Consorzio, Giuseppe Romano: “Il tentativo che poniamo in essere, è di incentivare e consolidare la sinergia tra le imprese con lo scopo di attrarre investimenti. Pertanto, i distretti industriali e più precisamente gli agglomerati Asi, hanno un ruolo di slancio e di impulso per le imprese, producendo così effetti è risultati sicuramente più concreti e competitivi per gli interi comparti aziendali”.

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