La storia dell’Asia Centrale nel volume di Carlo Marino

Il volume «Storia e Istituzioni dell’Asia Centrale: dal “grande gioco” ad oggi» di Carlo Marino, politologo casertano legato al Molise e a “Forche Caudine”, nonché direttore del portale Euroasiaticanews, è stato pubblicato per i tipi di De Frede Editore in Napoli.

Il lavoro rappresenta una pietra miliare per chiunque voglia comprendere la complessa storia e l’evoluzione politica di una delle regioni più strategiche e controverse del pianeta.

Nel libro, Marino ripercorre le tappe fondamentali del “Grande Gioco”, la rivalità ottocentesca tra l’Impero britannico e la Russia zarista per il controllo dell’Asia Centrale. Attraverso un’attenta ricostruzione storica, il politologo evidenzia come tale contesa abbia gettato le basi per le attuali dinamiche geopolitiche nella regione.

La narrazione si estende fino agli anni più recenti, coprendo eventi cruciali come la disgregazione dell’Unione Sovietica, l’indipendenza delle repubbliche centroasiatiche e l’ascesa della Cina come attore dominante con la sua iniziativa della “Belt and Road”.

Marino esplora anche il ruolo degli Stati Uniti e dell’Unione europea, che, sebbene meno incisivi, rimangono osservatori e partecipanti strategici in questa regione ricca di risorse naturali e cruciale per i corridoi energetici globali.

Uno degli aspetti distintivi del libro è l’approccio interdisciplinare adottato. Combinando storia, scienza politica ed economia, l’autore fornisce un quadro completo delle istituzioni politiche e sociali dell’Asia Centrale. L’analisi non si limita agli attori statuali, ma include anche l’impatto delle organizzazioni internazionali, dei movimenti separatisti e delle tensioni etniche che caratterizzano la regione.

Marino pone particolare enfasi sulla resilienza dei sistemi politici locali, spesso definiti “regimi autoritari”, ma che hanno saputo consolidare il loro potere in contesti altamente competitivi e frammentati. Non mancano riflessioni sull’islamismo politico e sulla sua influenza nelle società centroasiatiche, con un’analisi delle politiche adottate dai governi per gestire o reprimere tali movimenti.

Nelle pagine del libro emerge chiaramente il ruolo strategico dell’Asia Centrale nello scacchiere internazionale. Questa regione, crocevia tra Europa e Asia, non solo è ricca di risorse energetiche, ma rappresenta anche un nodo logistico fondamentale per i traffici commerciali. Marino sottolinea come le potenze globali continuino a contendersi la supremazia economica e politica in un’area che sembra destinata a diventare sempre più centrale nelle dinamiche del XXI secolo.

Con «Storia e Istituzioni dell’Asia Centrale: dal “grande gioco” ad oggi», Carlo Marino offre un contributo imprescindibile per studiosi, analisti e appassionati di geopolitica. Il libro, scritto con uno stile rigoroso ma accessibile, invita il lettore a riflettere sulle sfide e le opportunità che questa regione presenta per il futuro dell’ordine mondiale.

Marino, con la sua esperienza e capacità di sintesi, si conferma una voce autorevole nel dibattito geopolitico contemporaneo, capace di fornire chiavi di lettura indispensabili per comprendere un’area del mondo che non smette di sorprendere per la sua complessità e la sua importanza strategica.

«Quest’opera di grande rilievo storico e geopolitico – scrive Simona Agostini, presidente del Pleiade International Award – esplora le profonde trasformazioni dei popoli dell’Asia Centrale, tracciando un filo conduttore che parte dalle conquiste di Gengis Khan nel 1155, attraverso le rotte commerciali che collegavano Samarcanda, Bukara e Khiva, fino all’espansione russa nell’area. L’autore analizza con maestria il delicato intreccio tra passato e presente, evidenziando l’importanza strategica della regione per le grandi potenze globali: Russia, Cina, Stati Uniti e Unione Europea. L’opera mette in luce i percorsi di democratizzazione e sviluppo economico di paesi come Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan, sottolineando le dinamiche storiche che hanno reso l’Asia Centrale un crocevia di culture e interessi internazionali, con un occhio attento ai mutamenti più recenti. Un testo imprescindibile per storici e studiosi di relazioni internazionali».

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