L’Azzolina-pensiero

Leggiamo un lancio dell’Ansa, trasmesso di notte (ore 22,50), con le ultime dichiarazioni della ministra Azzolina. Proviamo a leggerle con calma, ad occhi chiusi, immaginando che queste parole possa averle pronunciate qualche ex ministro della Pubblica istruzione, tipo Gaetano Martino, Aldo Moro, Giovanni Spadolini o Tullio De Mauro. Le trascriviamo letteralmente, così come le ha riportate l’Ansa. Partiamo con questo esercizio un po’ masochista.

1) “Quest’anno ho scritto una lunga lettera a Babbo Natale il mio sogno è che la pandemia finisca e io possa tornare a stare con i miei studenti e a visitare le scuole”. Non è chiaro: vuole la scuola in presenza e lei non può visitare le scuole? Inoltre: riuscite ad immaginarlo un Riccardo Misasi o un Salvatore Valitutti, ex ministri dell’Istruzione, che rilasciano una dichiarazione del genere?

2) “Il Natale lo trascorrerò con la persona che amo più al mondo, mia sorella, ma potremo fare videochiamate ai nostri parenti e sono sicura che presto potremo tornare ad abbracciarci”. Azzolina anche virologa.

3) “Oggi alla parola digitale è un po’ la parola dell’anno, tutti sanno cosa è la Didattica digitale integrata, ha innovato il modo di fare didattica, abbiamo investito 400 milioni solo per incentivarla. E’ una didattica in cui la parte da leone l’hanno fatta gli insegnanti e ha riscosso grande interesse. Sono molto orgogliosa dei ragazzi”. Gli insegnanti hanno fatto la parte del leone ma lei è orgogliosa degli studenti. Mah.

Poi l’immancabile elenco degli “investimenti”, per lo più a debito (“Continuiamo a lavorare per la messa in sicurezza delle nostre scuole ed il loro ammodernamento con nuovi investimenti di oltre 1,5 miliardi. Ricordo che solo durante quest’anno abbiamo già sbloccato 2 miliardi per l’edilizia scolastica”). D’accordo l’impegno con pale e piccoli, ma i contenuti scolastici, la pedagogia, la psicologia, gli orientamenti, le problematiche dell’apprendimento? “Bertolaso” in gonnella.

Dulcis in fundo: “Abbiamo un dovere come paese, riaprire le scuole superiori. Più saremo responsabili e cauti durante le vacanze, più quell’obiettivo sarà realizzabile”. Ma è davvero convinta che genitori, studenti e insegnanti, dopo quello le tribolazioni subite con la scuola in presenza da settembre a novembre, abbiano tutta questa voglia di affrontare ulteriori iter (e spese) per i tamponi, corone di contagi, docenti in quarantena, chiusure per sanificazioni, discontinuità didattica? È certa che alla riapertura improvvisamente i mezzi pubblici funzioneranno a meraviglia, i ragazzi non faranno più assembramenti davanti agli istituti scolastici, le scuole saranno piene di medici e test per tutti, le Asl improvvisamente funzioneranno meglio di un orologio svizzero? Ministra, ma in che mondo vive?

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