Nel Molise è approdata la Nobel yemenita Tawakkol Karman (nell’indifferenza delle istituzioni)

E’ una di quelle notizie amare che condannano il Molise all’isolamento e all’ignominia. Nell’ambito del pregevole festival “Poietika” che si svolge a Campobasso, è stata ospite Tawakkol Karman, politica yemenita leader del movimento Sahafiyyat bila quyud, cioè Giornaliste senza catene, che per l’impegno sul fronte dei diritti ha ottenuto il premio Nobel nel 2011 “per la battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace”.

Ebbene, la presenza dell’importante personalità internazionale in Molise non ha visto la presenza delle massime istituzioni regionali. Segno che quando si tratta di presiedere a sagre ed abbuffate di caciotte e caciocavalli si è sempre in prima fila, ma quando si parla di cultura e di diritti la politica regionale latita. Si sono mai domandati lorsignori, facili alla retorica sull’orgoglio molisano, perché tanti molisani fuori dai confini regionali tendono a non mettere in risalto le proprie origini? E’ proprio per questi atti di letterale ignoranza.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e persone in piedi
Tawakkol Karman con Corrado Sala

Scrive Corrado Sala: “Devo registrare la totale assenza di qualsivoglia rappresentante istituzionale che abbia reso il dovuto omaggio a un Premio Nobel per la Pace (non ne vengono tutti i giorni a Campobasso e in Molise) o formulato un semplice augurio di benvenuto a una donna che rischia ogni giorno la vita per difendere i diritti umani e i diritti delle donne in tutto il mondo. Zero assoluto, nulla. Non punto l’indice verso nessuno, dico solo che quello che è accaduto non va bene, e lo dico come cittadino e come giornalista, fedele a una idea di giornalismo che non separa mai (al contrario della vulgata comune) i fatti dalle opinioni. Il fatto è che mancava qualsiasi livello istituzionale, e l’opinione è che quanto accaduto non ci fa certo onore. E forse è per questo che il Molise non esiste”.

La VII edizione di “Poietika”, sul tema delle donne, si è svolta dal 28 settembre al 2 ottobre a Campobasso, che ha trasformato il Molise in luogo di incontro e di confronto: dalla letteratura al coro di voci femminili e alla canzone d’autore, dall’attivismo sociale all’economia e all’arte dell’illustrazione, dal diritto all’istruzione alla necessità della pace con Joumana Haddad, Tawakkol Karman, Linda Scott, Sakena Jacoobi, Cècile Bidault, Laura Scarpa, Elisa Casseri, Marisa Salabelle, Lorenza Foschini,Marinette Pendola, Marta Besantini, Alice canta Battiato, Il Mistero delle Voci Bulgare. 

“C’è un ponte ideale in grado di unire le donne che, in una qualunque parte del mondo, stanno lottando per il riconoscimento dei propri diritti fondanti e c’è un luogo che, in questo momento storico, rappresenta la volontà delle donne di liberarsi da ogni prevaricazione, da ogni violenza, da ogni negazione della propria dignità: l’Iran – ha commentato Antonella Presutti, presidente della Fondazione Molise. Da registrare, in particolare, il concerto conclusivo di Alice che ha sospeso il tempo nel ricordo palpitante del Maestro Battiato. Tra gli ospiti straordinari delle passate edizioni: Steve McCurry, Adonis, Umberto Galimberti, Pupi Avati, Tahar Ben Jelloun, Antonio Moresco, Pino Bertelli, Ibrahim Nasrallah, Vito Mancuso, Vandana Shiva, Valerio Magrelli, Letizia Battaglia, Mariangela Gualtieri, Salvatore Natoli, Patrizia Valduga, e tanti altri.

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