Molise: polemiche e contropolemiche per finanziamento a linea bus



ROMA – Una delibera regionale molisana dell’agosto scorso assegna 35mila euro annui ad una società di trasporti molisana per una corsa di pullman periodica nella tratta Molise/Belgio-Germania-Svizzera-Lussemburgo. Criticando tale decisione, il consigliere regionale Gennaro Chierchia ha firmato un articolo pubblicato sugli organi di stampa nella prima settimana di settembre. Atto che ha acceso ulteriori polemiche dal momento che un’associazione di emigrati molisani all’estero ha stigmatizzato l’episodio, sottolineando
cosa ci sia di amorale nel contribuire anche verso una parte della popolazione molisana ( numericamente vi è un altro Molise all’estero….) alla quale è stato tolto proprio il principale diritto di restare nella propria terra?
“Vogliamo togliere a questi nostri corregionali anche la possibilità di tornare al proprio paese d’origine a trovare i loro cari? – si domanda il sodalizio. “Dimentichiamo, speriamo non volutamente, che le rimesse degli emigranti hanno consentito e consentono l’attuale livello di benessere a coloro i quali son rimasti in Molise?”.
La corsa settimanale che utilizza 2 pullman, a detta dei promotori della risposta al consigliere, viaggerebbe sempre con tutti i posti occupati.
Conclude la nota_ “E’ giusto e doveroso porsi interrogativi sulla gestione della cosa pubblica, in particolare dell’opposizione regionale che ha anche compiti di controllo, ma chiedere sacrifici ad una parte di popolazione non residente in regione e che, quindi, non usufruisce e/o non ha mai usufruito di tutti gli altri servizi (sanità, scuola, strade, biblioteche, rsu ecc.) ci sembra davvero eccessivo. Il risparmio, infatti, utilizzando detti autobus invece dei treni è di circa il 60% da parte dei nostri emigrati i quali hanno – tra l’altro – riferito all’associazione sull’efficienza, professionalità e gentilezza della ditta esercente il trasporto. Denunciando solo tutto e tutti i presunti abusi non si fa altro che passare nell’attuale maggioranza italiana e cioè quella dell’antipolitica e di sicuro non è quello che il signor Chierchia può volere visto il suo ruolo di consigliere regionale e, quindi, politico”.

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