Concorso Comune di Roma: vademecum sulle cose da sapere



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ROMA – Via alle prove per l’ormai “famoso” concorsone da quasi duemila posti (esattamente 1.995) al Comune di Roma. Le prime prove scritte (inizio martedì 21 febbraio) sono quelle di quattro procedure che non richiedono preselezione – in quanto sono giunte meno di mille domande – e che riguardano la ricerca di figure molto tecniche. Nel dettaglio: tre esperti in merceologia delle derrate agro alimentari, quattro geologi, cinque esperti in gestione delle entrate e sette esperti di normativa in materia di lavori pubblici e finanza di progetto. In tutto diciannove posti di categoria D, posizione economica D1. Cioè per laureati.
PRESELEZIONI DA APRILE – Dal 19 aprile al 18 luglio 2012 avranno invece luogo le “preselezioni” di tutti gli altri concorsi, quelli più gettonati. La prova preselettiva serve proprio a “scremare” le liste degli aspiranti al posto, con il fine di limitare il numero dei candidati ammessi alla procedura e non prevede un punteggio minimo di idoneità. La prova consisterà nella risoluzione di quesiti a risposta chiusa sulle materie della prova scritta, indicate in ciascun bando di concorso, cui il candidato dovrà rispondere in un limite di tempo definito. Le modalità di realizzazione della prova verranno comunicate in sede d’esame. Per sostenere la prova, i concorrenti dovranno presentarsi muniti di documento di identità valido e di tessera sanitaria.
Si partirà dai cognomi che iniziano con la lettera “T”.
Le prove, che coinvolgeranno “sulla carta” oltre 300 mila candidati, si terranno al Palalottomatica (Roma Eur, ex Palaeur). Nella sede d’esame non potranno essere introdotti appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie, ovvero apparecchi telefonici o apparecchi idonei alla trasmissione dati (ricetrasmittenti, personal computer, palmari, ecc.).
E’ inoltre importante sapere che due-tre settimane prima della prova preselettiva, il candidato potrà accreditarsi on-line. Ma attenzione: l’accreditamento via web non sarà vincolante per la partecipazione alla prova e quindi non è obbligatorio.
LA PROVA SCRITTA – Saranno ammessi a sostenere la prova scritta i primi candidati risultati idonei alla preselezione, in ordine decrescente di merito, in numero corrispondente a dieci volte i posti messi a concorso da ciascun bando. Quindi, nel caso ad esempio dei trecento posti nel profilo professionale di istruttore amministrativo, gli idonei saranno tremila.
A seguire, faranno la prova orale i concorrenti che avranno conseguito allo scritto un punteggio di almeno sette su dieci.
IL PROBLEMA RICORSI – Il “maxiconcorso” è accompagnato da una vicenda giudiziaria che ha avuto inizio con il bando comunale per individuare la società incaricata di gestire la selezione. Due società escluse (Cnipec e Selexi) hanno fatto ricorso e una dibattuta sentenza del Consiglio di Stato sull’assegnazione della gara per le preselezioni ha dato per ora ragione ai ricorrenti, anche se riconosce “l’interesse pubblico” della prova. Insomma, una sentenza “interlocutoria”, in cui il Consiglio di Stato invita il Tar del Lazio a pronunciarsi nel merito. La società incaricata di gestire le selezioni è la Praxi.
Plinio Venturini, amministratore unico del Cnipec di Genova, Centro nazionale istruzione professionale esami e concorsi, ci va giù duro. In una lettera al sindaco Gianni Alemanno, pubblicata dall’Agenparl, scrive che “la sentenza del Consiglio di Stato che accoglie i ricorsi delle Soc. Cnipec e Selexi contro l’assegnazione delle 22 note procedure concorsuali per l’assunzione di 1.995 unità cui sono interessati oltre 300mila candidati pone a Roma Capitale importanti e inquietanti interrogativi ai quali occorre che il sindaco fornisca risposte immediate”. Venturini cita poi la sentenza: “ad una sommaria delibazione non appare destituito di fondamento il motivo con cui si censura l’apertura dei plichi contenenti le offerte in seduta segreta e la contemporanea fissazione dei criteri di attribuzione dei punteggi”. Per cui, sempre secondo l’amministratore del Cnipec, “ciò è indubbiamente sufficiente per dichiarare l’illegittimità dell’affidamento alla Soc. Praxi delle procedure concorsuali e di tutti gli atti successivi”. Venturini chiede al primo cittadino di “riflettere su tale situazione essendo evidente il rischio che le prove d’esame possano essere annullate a seguito del contenzioso giurisdizionale in atto”. Il rischio, spiega ancora è che “il Comune di Roma verrebbe esposto a un elevato rischio di cospicuo risarcimento sia nei confronti dei candidati (soprattutto di quelli non residenti a Roma, costretti a spese di trasferta e soggiorno di cui chiederebbero inevitabilmente il rimborso), che delle società concorrenti e delle stessa società aggiudicataria”. Ma non solo. A ciò si aggiungerebbe “il notevole danno d’immagine per Roma Capitale a fronte di oltre 300mila candidati provenienti da diverse località italiane interessati alle procedure concorsuali”. “E ricordo – aggiunge Venturini – che i ricorsi al Tar del Lazio dovranno essere definiti, in base a quanto deciso dal Consiglio di Stato, in brevissimo tempo (non più di un paio di mesi)”. Per questo l’invito al sindaco è “a disporre, nelle more dell’esito del contenzioso giurisdizionale, la sospensione del calendario delle prove d’esame”.
Lo stesso Venturini, in una nota diffusa dall’agenzia Dire, va oltre: “Basta che un candidato che è stato escluso faccia ricorso al Tar invocando la nullità dell’atto, sostenendo ‘la Praxi non aveva titolo a esaminarmi perché il Tar ha dichiarato nullo quell’atto’ e lo vince. E siccome quando ci sono i concorsi di ricorsi ce ne sono a iosa… Ormai si sono infilati in un ginepraio che produrrà solo contenziosi”.
Per la cronaca, non mancano ovviamente attacchi alla giunta da parte dell’opposizione proprio su questa vicenda. Afferma il consigliere comunale Massimiliano Valeriani (Pd): “Ci auguriamo che la lettera dell’amministratore unico faccia riflettere il primo cittadino e lo spinga a bloccare definitivamente le procedure concorsuali. L’obiettivo è infatti quello di evitare nuovi ricorsi che potrebbero inficiare del tutto una procedura che già presenta tanti punti oscuri e numerosi interrogativi. Portare avanti le prove sarebbe solo un inutile spreco di tempo e di denaro pubblico perché la magistratura potrebbe rendere nullo qualsiasi atto compiuto, con un danno enorme per i tantissimi candidati e per l’immagine della nostra città. In un momento di gravissima crisi sociale che investe soprattutto i giovani e le loro prospettive di inserimento lavorativo sarebbe imperdonabile procedere come se nulla fosse, mettendo seriamente a repentaglio il concorso stesso”. Sulla stessa linea Monica Cirinnà (Pd), componente della commissione capitolina alle Politiche del personale: “Tutto questo getta, ancora una volta, nello sconcerto i cittadini di Roma che hanno l’ennesima prova del pressapochismo che regna sovrano nella giunta Alemanno. Le fa eco Andrea Catarci, presidente del Municipio XI, esponente di Sinistra ecologia e libertà. “La giunta Alemanno prosegue nella sua gestione pasticciata delle politiche del personale. Mentre porta avanti senza alcun ritegno la campagna propagandistica legata al maxi concorso, ben sapendo che tutta la procedura è a forte rischio, dopo la decisione del Consiglio di Stato”.
La pensa in modo completamente opposto l’assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari, che butta acqua sul fuoco: “Rinnovo a tutti i candidati l’invito a continuare a studiare per tutte le procedure concorsuali. La sentenza non modifica il programma del procedimento concorsuale”. Spiega l’assessore: “Il Consiglio di Stato ha ritenuto, giustamente, che l’appello di chi non si è aggiudicato l’appalto possa essere accolto ‘ai meri fini della sollecita fissazione del merito davanti al primo giudice’. E’ importante, infatti, ai fini dell’interesse pubblico che le istanze presentate dalle aziende non vincitrici del bando di gara vengano chiarite”. Ma “la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (cui il Consiglio di Stato demanda la decisione finale) comunque non riguarderà l’iter del procedimento concorsuale ma solo l’assegnazione della gara relativa all’organizzazione delle preselezioni”.
“Con il maxiconcorso – continua Cavallari – si dà il via “all’ultima, importante, fase di rinnovamento delle risorse umane capitoline”: negli ultimi anni “sono stati stabilizzati tutti i dipendenti precari ed è stato riqualificato il personale interno: in totale sono state coinvolte 8.549 unità, circa un terzo della pianta organica, tra nuove assunzioni, stabilizzazioni, progressioni verticali e riqualificazioni”.
Insomma, il Campidoglio rassicura sul fatto che il “concorsone” non si fermerà. In totale altre diciotto procedure selettive: 50 posti nel profilo professionale di funzionario processi comunicativi e informativi, 43 in quello di funzionario biblioteche, 3 per restauratore conservatore, 20 come curatore storico dell’arte, 14 come curatore archeologo, 150 come istruttore servizi culturali, turistici e sportivi, 19 come statistico, 110 come funzionario amministrativo, 10 per funzionario economico-finanziario, 300 posti per istruttore amministrativo, 155 come istruttore economico, 25 come esperto controllo di gestione, 300 per insegnante scuola dell’infanzia, 57 posti nel profilo professionale di dietista, 197 come esperto sviluppo servizi informatici e telematici, 136 posti nel profilo professionale di architetto, 87 come ingegnere e, infine, 300 posti nel profilo professionale di istruttore polizia municipale.
L’archivio dei quesiti per ogni singolo concorso per il quale si effettuerà la prova preselettiva sarà pubblicato sul sito internet istituzionale www.comune.roma.it – sezione Dipartimento Risorse Umane, nonché sul sito internet www.22concorsi.comune.roma.it venti giorni prima dell’inizio dell’espletamento della relativa prova preselettiva. La valutazione dei titoli di servizio, di cultura e vari viene resa pubblica mediante affissione all’Albo Pretorio di Roma, dopo le prove scritte e prima che si proceda alla correzione dei relativi elaborati.
LA PREPARAZIONE – Per quanto riguarda la preparazione all’esame, non mancano corsi di preparazione organizzati, per lo più, da sindacati (per la Cisl: [email protected]), strutture specializzate e da case editrici (ad esempio, Simone). Per quanto riguarda i testi, spicca “Guida ai concorsi per il Comune di Roma” delle edizioni Ediwork (06-97603268-765157), ricco di materiali utili e di consigli. Sul sito del Comune di Roma è invece possibile reperire un po’ di documentazione utile.

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