Il Molise ha il primato delle persone obese



ROMA – Il Molise sulla bilancia. E’ allarme. L’ago continua a salire e il numero degli obesi cresce. La fotografia dei molisani sulla bilancia è stata diffusa in occasione della presentazione di ‘Obesity Day’ l’iniziativa promossa dall’ADI che anche quest’anno apre le porte per informazioni e consigli gratuiti il 10 ottobre negli ospedali di tutta Italia, Molise compreso (gli indirizzi sul sito www.obesityday.org ). In Molise in quasi dieci anni (tra il 2000 e il 2009) l’Istat ha registrato un aumento degli adulti obesi rispetto alla popolazione: se nel 2000 erano il 12,8 per cento ogni cento abitanti, nel 2009 sono saliti al 14,4 per cento. Il Molise è al primo posto nella graduatoria degli obesi regione per regione, un primato che deteneva anche nel 2000.
“La crisi ha portato, loro malgrado, i consumatori ad affinare le proprie strategie di acquisto e ad adottare un comportamento più virtuoso. Anche se qualche problema rimane – dice Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI, coordinatore del Progetto “ObesityDay” e Responsabile della Struttura Complessa di Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliera “S.Maria” di Terni. “La necessità di inseguire la migliore offerta porta i consumatori a rivolgersi soprattutto alla grande distribuzione, ai supermercati. Alla fine è impossibile resistere e, come al solito, si compra troppo. E si mangia ancora troppo. Un altro problema è quello dell’informazione. Pensano di sapere ma commettono tanti errori. Per esempio, solo un italiano su 4 sa che il giusto apporto è di 2000 calorie al giorno, e solo 7 su cento sanno che la percentuale di calorie derivate dai grassi è di circa un terzo. Per questo sbagliano poi i comportamenti che mettono in atto. Ma la vera ‘colpa’ dell’aumento di peso degli italiani è nella loro pigrizia. Il segreto per dimagrire veramente è ‘spendere energia ‘. Le persone dimenticano che la giornata è fatta da 24 ore. Ed è in questa ottica che va affrontata la vita. La chiave per dimagrire è quella di reintrodurre un’attività fisica leggera ma costante. Non basta andare in palestra due volte alla settimana – sempre che questo avvenga – bisogna fare movimento nell’arco di tutta la giornata”.
Aumentano gli obesi, cambiano le abitudini. Partiamo da una buona notizia: è aumentato in dieci anni il numero dei molisani che inizia la giornata con una colazione adeguata, segno che la lezione sembra finalmente imparata. Ma la vera rivoluzione è avvenuta per gli altri pasti della giornata: diminuiscono i molisani che pranzano a casa e aumentano moltissimo quelli che pranzano sul posto di lavoro. Attenzione: non al bar o in mensa ma proprio al posto di lavoro. Ed è facile immaginarli con un panino in mano o un portapranzo seduti davanti al computer. E così svanisce anche l’illusione di quei tre passi che ogni giorno all’ora di pranzo venivano fatti per raggiungere il bar o la mensa. D’altra parte che i molisani – come tutti gli italiani- fossero sempre più dei sedentari non è una novità: in Molise quasi 51 persone ogni cento non praticano sport né attività fisica, è tra le percentuali più alte in Italia. E la bilancia continua a salire.
«E’ sostanzialmente inutile, se non controproducente – continua Giuseppe Fatati – mettere all’indice una determinata categoria di prodotti alimentari. Non esistono, infatti, alimenti ‘buoni’ o ‘cattivi’ ma solamente diete equilibrate o non equilibrate. E’ bene quindi rinunciare a facili allarmismi, spesso relativi a singoli ingredienti, alimenti o bevande, e riportare l’attenzione sui concetti di moderazione, equilibrio e attività fisica attraverso cui è possibile coniugare il piacere dell’alimentazione alle nostre esigenze di salute e forma fisica. Tutti gli alimenti e le bevande, in porzioni appropriate possono essere consumati nell’ambito di uno stile di vita attivo e sano, che combini una dieta equilibrata e bilanciata con attività fisica regolare. Le industrie stanno facendo molto per migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti così come stanno lavorando a confezioni in monoporzione che possono aiutare a regolarsi sulla giusta quantità».

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