S’è svolta a Campobasso assemblea sull’associazionismo



S’è svolta a Campobasso assemblea sull’associazionismo

CAMPOBASSO – Nel pomeriggio del 30 giugno si è tenuta alle ore 17,30 a Campobasso un’assemblea pubblica su temi riguardanti la situazione socio politica in Molise, la campagna relativa alla scadenza elettorale dell’autunno prossimo e le candidature da proporre per il governo della regione Molise.
L’iniziativa è stata promossa da soggetti e gruppi della società civile sottoscrittori del documento “Prima che cessino speranza e voglia di esserci” diffuso in regione il 6 giugno.
La sala dell’oratorio della parrocchia di Sant’Antonio di Padova di Campobasso, sede dell’evento, ha ospitato un gran numero di partecipanti provenienti dall’intero Molise.
Dopo l’introduzione di Umberto Berardo e Franco Novelli che hanno delineato le finalità dell’iniziativa e le prassi da adottare per avviare una nuova stagione di democrazia diffusa e partecipata, si è sviluppato un aperto dibattito, molto partecipato, di interlocutori dalle diverse provenienze territoriali ed associative. Di notevole rilievo il contributo fornito dai gruppi giovanili che hanno testimoniato un impegno di viva presenza ed iniziativa in occasione della recente stagione referendaria. Hanno contribuito ad un dibattito dall’ampio respiro anche esponenti delle formazioni politiche di centro-sinistra.
Un’opportunità che, come ha evidenziato Leo Leone, moderatore del dibattito, ha dato una chiara riconferma che, anche in Molise, si registrano chiarissimi segnali di novità nel ruolo che la società civile intende assumere per il rilancio di una politica innovativa sul piano dell’etica volta al bene comune e della presa di distanza dall’astensionismo che ha favorito il degrado della politica nell’intero paese.
Si è convenuto di scendere in campo per creare gruppi di lavoro che si muoveranno su tematiche di grande attualità in tale momento di crisi e che si adopereranno per fornire proposte concrete sulle stesse, a partire dalle primarie sulle quali in questo periodo si registrano palesi contrasti tra partiti e cittadini.
Una prima, chiara sollecitazione, che non è solo una richiesta ma una volontà concreta di voler salvaguardare la democrazia partecipativa, è quella sollevata sul tema delle primarie la cui regolamentazione non deve essere campo di scelta esclusiva dei partiti.

Nell’ampio panorama sollevato nel corso del dibattito sono emerse questioni riguardanti: democrazia e partecipazione; come andare oltre l’isolamento e l’astensionismo della società civile; lo spazio da riconoscere ai giovani e alle donne; la frammentazione delle formazioni partitiche; il loro finanziamento e le prebende dei politici; come pure la necessità che tutti ci facciamo carico dei cambiamenti da operare per una riforma della politica.
A seguire le proposte su: ricerca di nuove forme di democrazia diretta; stesura di nuove regole della politica; formulazione di una nuova legge elettorale di iniziativa popolare.
Il cammino proseguirà con la creazione di gruppi aperti di lavoro che si muoveranno in una logica di sussidiarietà che non vuole sottrarre ai partiti gli spazi che loro competono, ma che vuole anche restituire ai cittadini quella “sovranità” che l’articolo 1 della Costituzione assegna loro.
Dall’assemblea è emersa la necessità di far nascere un gruppo di lavoro che delinei nei ristretti tempi disponibili un piano di sviluppo quinquennale per il Molise non certo minuzioso, ma essenziale e rispondente alle esigenze fondamentali di vita dei cittadini.
Un secondo gruppo si occuperà delle regole per rendere sempre più partecipata la democrazia e costruire un rinnovamento non solo anagrafico, ma soprattutto etico e culturale della politica.
In ogni caso sono emerse con forza alcune esigenze improcrastinabili.
Ai partiti del centro sinistra, quelli del comitato delle primarie, si chiede di arrestare il loro cammino fondato essenzialmente sulla presunzione di essere i soli rappresentanti dei cittadini e della cosiddetta società civile; si chiede loro di annullare il calendario prefissato, di venire a confrontarsi in una pubblica assemblea regionale – data e luogo saranno indicati successivamente – ; di ascoltare le ragioni dei cittadini; di procedere secondo le indicazioni scaturite dall’assemblea regionale del 30 giugno scorso, che hanno dato un preciso suggerimento di metodo e di democrazia: si parte dalle linee del programma, come sopra si dice, e da esse sarà possibile far scaturire la figura del candidato che fungerebbe da sintesi e da collant.
In particolare, in attesa di un confronto pubblico in merito, si propone di fermare tempi e regole già prefissati.
I contatti, che si sollecitano con urgenza, per le iscrizioni ai gruppi di lavoro e per informazioni sulle modalità operative si possono fare ai seguenti indirizzi mail:
[email protected] tel. 3383374827
[email protected] ” 3341906176
[email protected] ” 3382517729.
Temi trattati in assemblea
Democrazia e partecipazione (6 interventi)
No all’isolamento della società civile (5 interventi)
No all’intesa con i partiti (4 interventi)
Loro frammentazione (2 interventi)
Finanziamento ai partiti (2 interventi)
Spazio alle donne (1 intervento)
La rilevanza dell’ambiente in Molise (1 intervento)
Programmi e proposte emersi in assemblea
Definire le regole della politica (2 interventi)
Produrre una nuova legge elettorale di iniziativa popolare (2 interventi)
Fissare le regole per le primarie (2 interventi)
Accelerare la scelta dei candidati (2 interventi)
Ricerca su nuove forme di democrazia diretta (1 intervento).

(U.B.)

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