MAIL – Festa dei molisani: ma cosa festeggiare?



Tra le tante mail giunteci in queste ore, la seguente ci pare particolarmente toccante.
Gentile Forche Caudine,
bene avete fatto voi ed altre associazioni a chiamarvi fuori dalla festa politica del Pdl, che non ha più nemmeno il coraggio di mettere il marchio su questi eventi.
Ho letto i vari articoli sulle polemiche relative alla festa ma nessuno ha fatto notare una cosa: perché festeggiare?
Anziché spendere soldi, e non si sa di chi, per portare migliaia di molisani e i loro battimano dai paesi montani a Ciampino, sarebbe da capire che fine hanno fatto i nostri soldi in tasse per pagare servizi che nella nostra regione stanno scomparendo.
Mentre il governatore Iorio e le sue truppe vanno a Roma a festeggiare, qui piangiamo.
Le ultime notizie, tanto per rimanere all’attualità, parlano delle nostre poche aziende che vivono una crisi nera, di ospedali che tagliano posti letto o chiudono reparti, di treni che ci mettono cinque ore per raggiungere Campobasso da Roma, dell’azienda di trasporti Cerella che taglia cinque linee di pullman, di un turismo che non sa proprio cosa sia il Molise, di un’agricoltura in crisi nera, ecc.. I nostri ragazzi sono costretti ad emigrare per trovare uno straccio di lavoro.
Non è un caso se l’indagine sulla qualità della vita del “Sole 24 Ore” non solo mette Campobasso e Isernia a fondo classifica, ma addirittura le declassa entrambe dall’anno scorso. Cioè nessuna inversione di tendenza.
Qui servirebbe una svolta seria, ma chi ci governa da lungo tempo non ha certo voglia di abbandonare i privilegi. Spero, ma con poca fiducia, che la gente lo capisca: qui appena finiranno le pensioni dei più anziani, le nuove generazioni che vorranno rimanere saranno costrette a riprendere la vanga in mano.
Con nessuna voglia di festeggiare.

Tonino

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