Trivellazioni alle Tremiti, Legambiente ricorre al Tar



ROMA – Sull’ipotesi di trivellazioni in mare aperto di fronte alle isole Tremiti, Legambiente annuncia di aver presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto del ministero dell’Ambiente che autorizza il programma di trivellazioni in mare aperto al largo delle isole Tremiti.
“Legambiente, insieme ad altre associazioni ambientaliste, ha impugnato dinanzi al Tar del Lazio il decreto del ministero dell’Ambiente (126/2011) che valuta positivamente, sotto il profilo della compatibilità ambientale, un programma d’indagini sismiche proposto da Petroceltic Italia srl per l’individuazione e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi sottomarini al largo delle coste abruzzesi, molisane e pugliesi – recita il comunicato degli ambientalisti.
Petroceltic Italia è una controllata della irlandese Petroceltic International con interessi nella Valle del Po, nell’Adriatico, nel Golfo di Taranto e nel canale di Sicilia.
Secondo le associazioni che hanno presentato ricorso, nel provvedimento del ministero dell’Ambiente esisterebbero “numerosi vizi formali e sostanziali che inducono a dubitare della corretta individuazione e valutazione degli impatti ambientali che verrebbero arrecati all’ambiente marino”.
Nel dettaglio, gli ambientalisti contestano che il ministero non abbia chiesto il parere della Regione Puglia “nonostante le isole Tremiti siano più vicine all’area di ricerca della Petroceltic dei comuni costieri di Abruzzo e Molise”.
Contestata anche la mancata valutazione d’impatto ambientale (Via) complessiva per i circa 4.000 chilometri quadrati di mare che ospitano undici diverse aree di indagine petrolifera, mentre è stata autorizzata solo una Via singola, relativa alla frazione di competenza della Petroceltic.
“Così facendo il ministero dell’Ambiente ha evidentemente violato i principi affermati solo un anno fa dal giudice amministrativo in relazione a un analogo progetto di ricerca frazionato in lotti della società Northern Petroleum.
Nei giorni scorsi hanno già presentato ricorso contro il progetto di trivellazioni la Regione Puglia, la Regione Molise e alcuni Comuni.

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