Gli hacker di “Anonymous” colpiscono l’Agcom in Italia



ROMA – Gli “Anonymus”, la rete internazionale di hackers che lottano contro i soprusi in tema di diritti, hanno messo nel mirino anche l’Italia e in particolare il sito dell’Autorità di garanzie per le comunicazioni per quanto riguarda le nuove regole sul diritto d’autore. Questa rete internazionale si è già fatta conoscere in più occasioni, in particolare di recente nel Medio Oriente (in particolare in Iran) e in Nord Africa contro le limitazioni ad internet imposte dai governi dispotici.
I pirati di “Anonymous”, la rete cui fanno riferimento gli hacker di tutto il mondo, hanno attaccato l’Agcom, l’Autorità di garanzie per le comunicazioni. Attacchi informatici partiti a mezzogiorno che sono riusciti a mandare in tilt per diverso tempo il sito dell’Agcom.
L’operazione, come si può leggere sulla pagina di Anonymous, si chiama “Operation italian internet freedom” e invita gli utenti a mobilitarsi al motto di “la libertà di avere internet libero è un diritto che nessuno deve ostacolare”.
Al centro della protesta le nuove norme in materia di diritto d’autore stabilite dall’Agcom, che dovrebbero essere approvate il prossimo 6 luglio.
“L’Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online – si legge su “Anonymous” – considerati in violazione della legge sul diritto d’autore. L’Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall’Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario”.
La storia di “Anonymous” è ricca di attacchi. Uno dei primi ha colpito Habbo, social network progettato come un hotel virtuale. Poi contro la chiesa Scientology nel 2008 e nel 2009, colpevole di aver accusato YouTube di violazione di copyright per l’acquisizione di un video.
Da segnalare, però, anche il contributo all’arresto nel 2007 di Chris Forcand, canadese di 53 anni, accusato di aver adescato e tentato molestie sessuali ai danni di un minore di 14 anni.

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