Roma, “La notte di Chernobyl”, difendere l’ambiente, salvare la Terra



ROMA – Il 26 aprile 1986 alle ore 1.23 presso la Centrale nucleare di Černobyl, in Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, si verificò il più grave incidente nucleare della storia. Una nube di materiali radioattivi fuoriusciti dal reattore 4 ricadde su vaste aree intorno alla centrale. Queste aree furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l’evacuazione e il trasferimento in altre zone di circa 336mila persone.
Nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l’Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria, i Balcani, e perfino il Nord America.
A 25 anni di distanza un incidente analogo, causato da un terremoto in Giappone, sta mettendo in serio pericolo l’intero Paese nipponico alle prese con gravi fenomeni di contaminazione radioattiva. Il drammatico avvenimento di Chernobyl ed il più recente vissuto nel Paese del Sol Levante testimoniano come i temi dell’ambiente siano divenuti fondamentali per la stessa sopravvivenza del pianeta Terra. I temi dello sviluppo produttivo e del consumo eccessivo delle risorse naturali devono divenire centrali nella nostra riflessione ed ispirare il lavoro delle istituzioni a qualsiasi livello. Ne va del futuro dei nostri figli e di tutto il genere umano.

Per queste ragioni l’Associazione Seven Cults, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma, ha realizzato la mostra fotografica ‘La notte di Chernobyl, difendere l’ambiente per salvare il pianeta’ che sarà allestita presso la Sala Tom Benetollo di Palazzo Valentini (Via IV Novembre 119/a) dal 25 maggio al 6 giugno.
Alla realizzazione dell’iniziativa hanno contribuito Stefano Simoncini e la rivista “Loop”, che già negli anni scorsi hanno affrontato i seri problemi che l’incidente nucleare ha prodotto sui bambini ucraini.
Informazioni: cell. 333-3306064.

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