Agnone: centrodestra diviso, trionfa a sorpresa la sinistra



AGNONE (ISERNIA) – Terremoto politico ad Agnone. Per la prima volta nella sua storia, il comune altomolisano svolta a sinistra. Michele Carosella, che con il suo “Nuovo Sogno Agnonese” alle scorse elezioni si era fermato a 1.081 voti, pari al 29,89%, è il nuovo sindaco del Comune celebre nel mondo per la fabbrica millenaria di campane Marinelli. Stavolta Carosella, esponente del centrosinistra, proveniente dai socialisti, ha ottenuto 1.372 voti, pari al 39,67%.
Pesante la sconfitta per il centrodestra. Il sindaco uscente Gelsomino De Vita, che nella passata tornata elettorale aveva ottenuto ben 1.720 voti, pari al 47,56%, stavolta non è andato oltre i 1.081 voti, pari al 31,26%. La terza lista “Agnone rinasce” per Gaetano Mastronardi sindaco ha ottenuto 1.005 preferenze, con il 29.06%.
Giorni di amari bilanci per il centrodestra locale. Non è difficile individuare le cause che hanno concorso alla debacle. Innanzitutto la questione del ridimensionamento o dell’ipotizzata chiusura dell’ospedale Caracciolo, che ha investito soprattutto la maggioranza dell’ex sindaco De Vita, creando smarrimento, inquietudine e scontento. A ciò si è aggiunta la sentenza del Tar che, proprio a qualche giorno dal voto, ha bocciato il piano di Rientro della Regione Molise. Quindi le fratture interne al centrodestra. Poi la disaffezione al voto, per cui più della metà degli aventi diritto non è andata a votare: su 7.423 potenziali elettori, appena in 3.610 si sono recati alle urne, pari al 48,63%. Un dato che non può essere tutto attribuito ai tanti residenti fuori dal paesino molisano, per quanto Agnone abbia il primato degli emigrati all’estero che conservano la residenza in Molise. Riprova dello scontento viene anche dalle schede bianche e nulle: 152 in totale, pari al 4,20%
Grande soddisfazione per il neosindaco Carosella. “Eravamo considerati degli outsider – ha dichiarato l’esponente del centrosinistra – ma durante la campagna elettorale abbiamo capito di aver conquistato la considerazione di tutti, siamo riusciti ad attrarre anche altre forze politiche. Abbiamo cercato di far riscoprire ad Agnone l’orgoglio di essere una vera comunità”.
Nella battaglia per la conquista di palazzo Verdi, esce male soprattutto l’ex sindaco. Amare le dichiarazioni di De Vita: “Sono deluso dall’esito di questa tornata elettorale, com’è comprensibile, ma certamente sereno per essere uscito dall’incubo della denigrazione e del pestaggio morale di cui sono stato fatto oggetto”.
Soddisfatto invece, malgrado l’esito negativo, Gaetano Mastronardi, arrivato terzo ma con onore: “Ringrazio gli elettori che ci hanno sostenuto, ce l’abbiamo messa tutta ed abbiamo ottenuto comunque un grande successo. E’ vero, infatti, che ci siamo trovati ad affrontare due grandi gruppi politici, nel senso che la lista vincitrice fa capo al Pd, quella del sindaco uscente al Pdl. Dunque si tratta di due schieramenti che hanno un’ottima copertura partitica, mentre noi siamo stati un gruppo avulso da qualsiasi colore politico, fatto di professionisti senza grandi esperienze politiche alle spalle e senza forti legami né col centro-destra né col centro-sinistra. Anche la buona percentuale di voti a favore è da considerarsi una soddisfazione. Bisogna ammettere, inoltre, che la presenza di Nunzia Zarlenga all’interno della lista vincente, unitamente alla decisione del Tar, ha fatto la sua parte. Danilo Di Nucci, del nostro gruppo, è stato un firmatario del Ricorso, ma forse questa cosa non è stata pubblicizzata, e in ogni caso l’operato della Zarlenga aveva ottime possibilità di venir abbondantemente premiato dai cittadini. Cosa che è successa. Inoltre, sicuramente le continue discussioni tra il nostro gruppo e quello di Gelsomino De Vita, in questa campagna elettorale, hanno giocato a nostro sfavore. Se ci sarà collaborazione con la nuova maggioranza, sarò il primo a rallegrarmene. Conosco Michele Carosella da molto tempo, e mi auguro che sarà un sindaco pronto a comunicare con tutti i membri del Consiglio. Anzi, ne sono certo”.
Il nuovo consiglio comunale è composto da Nunzia Zarlenga (180 preferenze), presidentessa del comitato civico “Il Cittadino c’è” che si è battuto a difesa dell’ospedale Caracciolo, Maurizio Cacciavillani (155), segretario cittadino del Pd, Placidino Cacciavillani (147), consigliere provinciale del Pd, Daniele Saia (115), Francesco Abruzzese (113), Giuseppe Attademo (98), Caterina Cerroni (76), Marco Mendozzi (71) della lista vincitrice di centrosinistra. Per Cacciavillani, Carosella e Saia si tratta di una riconferma nel consiglio, ma dall’opposizione alla maggioranza. Non ce l’ha fatta, invece, il candidato Pasqualino De Mattia, segretario provinciale dei Socialisti.
All’opposizione Gelsomino De Vita e Carmine Scampamorte (117 preferenze) della lista legata al Pdl (entrambi riconfermati, tra l’altro Scampamorte era stato il più votato nelle elezioni di due anni fa con 148 voti), Lorenzo Marcovecchio (134 preferenze) e Gaetano Mastronardi (new entry) di “Agnone rinasce”. Di questa lista non ce l’ha fatta, invece, Amedeo Chiantese, cognato dell’assessore provinciale del Pdl, Francesco Del Basso.

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