Giornate sul documentario e sul fotogiornalismo a Roma



ROMA – Si svolgeranno nell’arco di tre giorni (dal 18 al 20 maggio 2011) le Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo. Si tratta di un’iniziativa, curata da Officine Fotografiche e Punto di Svista, nell’ambito della quale verrà analizzato e discusso questo ampio territorio della fotografia prendendo in esame vari punti di vista e valutando differenti professionalità del settore.
Sono previsti incontri, seminari e dibattiti durante i quali sarà coinvolto il pubblico presente attraverso il dialogo diretto con gli studiosi e gli autori chiamati a partecipare. Lo scopo è quello di affrontare questi significativi generi fotografici in modo approfondito e problematico, senza pregiudizi e soprattutto con il desiderio di cercare di comprendere tutti quegli elementi che riguardano non solo questi campi della fotografia ma anche le questioni di carattere comunicativo e massmediologico connesse a tali discipline.Tutti gli appuntamenti vedranno dunque docenti, giornalisti, fotografi e operatori del settore interagire con il pubblico presente, anche grazie a proiezioni di immagini che rappresenteranno i testi visuali sui quali discutere.
PROGRAMMA
Mercoledì 18 maggio 2011. Ore 18.30-21 E’ possibile raccontare un conflitto? Modalità contraddittorie della raffigurazione della guerra
Seminario condotto da Maurizio G. De Bonis
Il primo appuntamento sarà dedicato a un seminario, tenuto dal critico delle arti visive e direttore della testata giornalistica online CultFrame – Arti Visive Maurizio G. De Bonis, sulla spinosa questione della rappresentazione dei conflitti bellici. Attraverso analisi di lavori e di immagini di fotografi internazionali che operano secondo modalità diverse, se non addirittura opposte, sarà possibile affrontare il problema dell’oggettività presunta delle immagini fotografiche nonché il nodo cruciale dell’informazione sugli organi di stampa di oggi. L’argomento verrà affrontato anche dal punto di vista dell’attività teorica di studiosi (critici, docenti, giornalisti) che si accostano all’argomento in questione attraverso lo strumento dell’analisi di tipo culturale, filosofica e intellettuale.
Giovedì 19 maggio 2011. Ore 17.30-21 La questione dell’immagine fotografica,
tra oggettività, soggettività, realtà, ricordo e immaginazione

Conversazione tra Paolo Peverini e Giovanni Fiorentino
(modera Maurizio G. De Bonis)
Paolo Peverini (docente di Semiotica della Comunicazione Visiva presso la Luiss di Roma) e Giovanni Fiorentino (docente di Sociologia della Comunicazione presso l’Università della Tuscia) dialogheranno sulla questione della natura dell’immagine fotografica e sul complesso tema del rapporto tra fotografia e realtà.
In particolare, prendendo spunto dai libri L’occhio che uccide (Giovanni Fiorentino – Meltemi Editore, 2004) e Le immagini raccontano le notizie? (Paolo Peverini, Marica Spalletta – Edizioni UCSI-UniSOB, 2007) i due studiosi si concentreranno sulle problematiche relative alla rappresentazione della realtà nell’ambito della fotografia documentaria e del fotogiornalismo. Si cercherà di far emergere tutte le diverse sfumature che riguardano la fotografia come strumento di divulgazione, informazione e analisi di eventi delle vicende internazionali. Si discuterà, inoltre, anche sulle modalità attraverso le quali il racconto della realtà è collocato nell’ambito dei mass media del terzo millennio.
Cercare, scoprire, vedere, raccontare. La fotografia come strumento di conoscenza
Conversazione con Monika Bulaj
(moderano Valentina Trisolino e Orith Youdovich)
Incontro con la fotografa polacca Monika Bulaj, attiva da anni sul fronte della narrazione fotografica relativa alla vita di popolazioni, come quella afgana, di cui giunge in occidente solo una parziale e, per certi versi, distorta rappresentazione mediatica. Valentina Trisolino (curatrice e storica della fotografia) e Orith Youdovich (fotografa e direttore responsabile di Punto di Svista – Arti Visive in Italia) dialogheranno con Monika Bulaj per identificare le linee espressive e culturali che guidano il lavoro della fotografa polacca.
Si cercherà, inoltre, di mettere a fuoco il senso del lavoro del fotografo documentarista, tra racconto del presente, ricerca antropologica e esigenza profonda di conoscenza dell’altro
Venerdì 20 maggio 2011. Ore 18.30-21 Cosa vuol dire essere fotogiornalisti oggi?
Dialogo tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero
(introduce Emilio d’Itri, modera Alfredo Covino)
Confronto dialettico tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero, fotogiornalisti attivi nel panorama contemporaneo italiano e internazionale, i quali parleranno del loro lavoro sul campo e delle difficoltà che contraddistinguono la loro azione professionale. La conversazione moderata da Alfredo Covino (fotogiornalista e Vice Presidente di Punto di Svista) e introdotta da Emilio D’Itri (Direttore artistico di Officine Fotografiche) sarà incentrata sul tentativo di comprendere il senso del lavoro del fotoreporter e sull’esigenza di mettere a fuoco la relazione tra attività fotogiornalistica, etica, coscienza soggettiva e diritto di cronaca. Fino a che punto ci si può, e ci si deve, spingere nella rappresentazione del reale? Con quale spirito il fotogiornalista guarda il mondo e racconta gli eventi? A queste e altre domande si tenterà di dare risposte possibili con la consapevolezza che i temi di cui si discuterà sono da sempre al centro di complessi dibattiti ancora oggi non del tutto risolti.
INFORMAZIONI: www.puntodisvista.net e www.officinefotografiche.org.
Presso Officine Fotografiche / Via G. Libetta 1, Roma / Telefono: 06.5125019
INGRESSO LIBERO

<div class="

Articoli correlati