Roma, colorata l’acqua della fontana delle Naiadi



ROMA – Graziano Cecchini, il “futurista”, colpisce di nuovo i monumenti romani. Nonostante la Capitale fosse blindata per la visita del segretario di Stato americano Hillary Clinton, l’artista alle 10,30 di stamattina ha colorato di verde, bianco e rosso l’acqua della fontana delle Naiadi, in piazza della Repubblica, presso la stazione Termini. Ha anche piazzato due broccoli, una croce rossa di cartone con la scritta Sos e il busto di una donna con rubinetti al posto dei seni e la scritta “cultura+acqua= di tutti!”, chiaro riferimento alla battaglia referendaria contro la privatizzazione dell’acqua.
L’uomo è entrato nella vasca a spiegare la sua installazione contro “il governo delle veline” e la politica “miope” del sindaco di Roma. “Broccoli perché il sovrintendente comunale Umberto Broccoli è con me, la croce rossa perché in Italia c’è una situazione d’emergenza e il busto di donna perché solo l’arte e l’acqua ci potranno salvare – ha spiegato il creativo che usa “Rossotrevi” quale nome di battaglia.
Cecchini nel 2007 divenne celebre per aver colorato di rosso le acque della Fontana di Trevi, mentre l’anno seguente fece rotolare migliaia di palline colorate lungo la scalinata di piazza di Spagna.
Gli agenti del commissariato Viminale lo hanno immobilizzato mentre i turisti immortalavano l’improvvisato tricolore. La versione neoartistica del monumento è costata all’artefice una denuncia per imbrattamento e deturpamento, anche se Cecchini s’è difeso assicurando che “i pigmenti naturali, non danneggiano la fontana”. Campioni di acqua colorata sono stati comunque prelevati e saranno analizzati dalla polizia scientifica.
“Graziano Cecchini ha compiuto solo un gesto artistico e, sembrerebbe, senza alcun danno – lo difende Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell’esecutivo romano del Pdl. “Non capisco tutto questo accanimento in una città dove i veri imbrattatori, i writers, sono stati anche celebrati ed elevati ad artisti metropolitani e in pochi, dall’opposizione, lo si denunciava a Veltroni. L’artista futurista – conclude Schiuma – almeno ha un merito: quello di non essersi ‘fregato’ i soldi in una fontana ma di avervi ‘riversato’ arte”.
Di diverso parere Dino Gasperini, assessore alle Politiche culturali e al centro storico del Comune di Roma. “Utilizzare i monumenti della Capitale come palcoscenico per esibizioni personali e con finalità anche di matrice politica è un gesto gravissimo, inaccettabile e intollerabile. I beni culturali sono e devono rimanere inviolabili e non possono diventare oggetto di propaganda né personale né politica – aggiunge. “L’autore della performance è già stato identificato e denunciato. Roma Capitale è pronta a costituirsi parte civile. L’arte è sacra in ogni sua forma e questo grave episodio è avvenuto proprio nei giorni in cui la città si sta mobilitando per rendere omaggio all’arte contemporanea con la manifestazione ‘The Road To Contemporary Art’ che, con il sostegno dell’assessorato alle Politiche culturali, porterà molti visitatori, anche stranieri, nella Capitale -conclude l’assessore.

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