Roma, Teatro allo Scalo: di scena la commedia dell’arte



ROMA – Una delle prime maschere alle origini della Commedia dell’Arte torna protagonista sulla scena dal 3 all’8 maggio 2011 al Teatro allo Scalo di Roma (zona San Lorenzo) nello spettacolo “Le fatiche di Pedrolino – precario a tempo determinato” con Gabriele Guarino, la collaborazione di Jvana Tranchino, la regia di Claudio De Maglio, la maschera a cura di Stefano Perocco di Meduna.
Nato da un’indagine di Gabriele Guarino, autore insieme a Claudio De Maglio del testo e della drammaturgia, sulla maschera di Pedrolino, il progetto prevede accanto allo spettacolo anche una tavola rotonda, che avrà luogo il 3 maggio alle 19.30 sempre al Teatro lo Scalo (via dei Reti).
Servo che ordisce gli intrighi, burbero e generoso, buono e vendicativo, perno di tutti gli equilibri, ma amante dell’ombra e dell’osservazione silenziosa degli eventi, Pedrolino è una maschera di fatica, “gli tocca far sempre tutto da solo”, perché spesso i suoi compari Zanni non lo riescono a fiancheggiare, o lui non riesce a farsi capire, o perché le situazioni in cui è chiamato a intervenire si ingarbugliano sempre di più. Fatica nel trovare un padrone, una casa, del cibo, un lavoro, fatica nel mangiare, nel dormire, nell’amare, fatica nel cercare compagnia, fatica a costruire, fatica nel servire.
Grazie alla conoscenza di una delle maschere più antiche della Commedia dell’Arte, certamente la più misteriosa, il progetto vuole sollevare delle domande attuali sulla condizione generale della precarietà dell’essere umano, e di quanto essa sia insita nella sua natura di animale sociale, inevitabilmente inserito, o prigioniero, di un determinismo che lo costringe a un continuo adattamento per sopravvivere. Una precarietà che oggi viene vista nel lavoro o nella disgregazione dei cosiddetti “valori fondanti della cultura ufficiale”, ma che in realtà riguarda una più profonda precarietà esistenziale, generata dal contrasto spesso stridente, da una parte dalla necessità di sopravvivere, dall’altra dall’ambizione a vivere, a cercare il nostro posto in questo mondo, la nostra strada.
Tra le maschere della Commedia dell’Arte, lo Zanni bergamasco Pedrolino, racchiude più di tutti questa necessità di riconoscimento, essendo un personaggio che vive di continui contrasti tra ciò che vorrebbe, e ciò che è necessario, scoprendo che in realtà la sua collocazione sociale di servo è riconosciuta solo nel momento in cui compie qualcosa di necessario, che è sempre extra-ordinario dalle sue mansioni quotidiane di servitù, e cioè ingegnarsi per aiutare i giovani ad amarsi contro i vecchi padroni che li contrastano, e per questo essere disposto a rischiare in prima persona. Pedrolino non aspira a divenire un padrone a sua volta, anche perché quando lo è diventato si è subito reso conto che ha perso la sua natura. Pedrolino, costretto a fare il servo, accetta questa condizione, nonostante le fatiche continue che deve affrontare per confermarla.
Info: Teatro allo Scalo, via dei Reti 36. Martedì-sabato ore 21, domenica ore 18. tel. 06-83602262.

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