Rete contro l’eolico: incontro con Salvatore Settis



CAMPOBASSO – La Rete delle 136 associazioni e comitati contro l’eolico selvaggio e i rifiuti extra-regionali in Molise ringrazia il professor Salvatore Settis per aver scelto la sede di Campobasso per presentare il libro “Paesaggio. Costituzione. Cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile”, ed esprime forte soddisfazione per la straordinaria partecipazione di pubblico che si è registrata all’evento.
La puntualità scientifica, il rigore accademico e la competenza professionale dei dirigenti del ministero dei Beni culturali, del docente di storia dell’arte presso l’Università “Federico II” di Napoli, Tommaso Montanari, e dei due esponenti della Rete dei Comitati, la dottoressa Elisabetta Brunetti e il dottor Emilio Izzo che sono intervenuti, hanno permesso all’uditorio di conoscere e contestualizzare i contenuti dell’opera del professor Settis rispetto al valore del patrimonio culturale e paesaggistico della Regione Molise.
La Rete esprime massimo apprezzamento per questa meravigliosa mobilitazione dal basso della società civile molisana e chiede a tutte le autorità nazionali e regionali di attivarsi a tutela dell’ambiente, della storia, della cultura e dell’arte.
Auspica inoltre che alla luce dello straordinario evento di ieri l’onorevole Antonio Pietro ritiri la propria interrogazione parlamentare contro il direttore regionale dei Beni culturali del Molise e che il senatore Michele Iorio, presidente della Giunta regionale, rinunci a modificare la legge regionale numero 23 del 23 dicembre 2010 che è un pilastro nell’azione di difesa e valorizzazione dell’ambiente molisano.
Nella convinzione che sia l’onorevole Di Pietro che il senatore Iorio possano adoperarsi insieme alle associazioni e alle istituzioni nazionali per valorizzare il comune patrimonio paesaggistico ed archeologico locale la Rete comunica di rimanere vigile sulle prossime scelte a partire dalla causa prevista in Consiglio di Stato il 29 aprile 2011 sull’installazione di 16 pale eoliche sul crinale della Castagna.

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