Roma, successo per la kermesse “acqua pubblica e no al nucleare”



ROMA – Amministratori di centrosinistra (in maggioranza) e di centrodestra insieme per dire sì all’acqua pubblica e no al nucleare. La manifestazione di Roma, culminata con una colorata e “rumorosa” festa davanti al sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano, ha visto – tra gli altri – i gonfaloni di Campobasso, Potenza, Cagliari, Giulianova, Iesi, Ostuni, ma anche della Regione Marche.
Ad aprire il corteo gli striscioni: “2 sì per l’acqua pubblica” e “Sì per fermare il nucleare e quello di Aprilia, città simbolo dell’acqua privatizzata da un decennio con conseguenti aumenti di prezzo e polemiche.
Numerosa la presenza di associazioni: Legambiente è molto visibile grazie ai palloncini gialli. E a un tricolore, di questi giorni tanto di moda. Poi Acli, Emergency, Greenpeace, Wwf. Ancora il Forum dei movimenti per l’acqua e il gruppo “Sos rinnovabili”. Quindi la politica, con Rifondazione comunista, Sinistra critica, Sinistra ecologia e Libertà, Verdi e il Movimento cinque stelle di Beppe Grillo. Presenti sigle del mondo sindacale (Cobas, Fiom, Cgil, Usb). Immancabili i centri sociali.
Presenti anche studenti libici provenienti dall’università di Perugia, riconoscibili per le molte bandiere verdi. Quasi un anteprima per la manifestazione che sempre qui a San Giovanni, il 2 aprile, vedrà sfilare i pacifisti.
In piazza molte canzoni romane, tra cui il reggae dei Radici nel Cemento.
La manifestazione intende sensibilizzare l’opinione pubblica in vista dei referendum del 12 giugno: due sì per dire no alla privatizzazione del sistema idrico e uno per bloccare il ritorno al nucleare.

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