Giù le mani da “Amici miei”: in 58mila contro il remake
ROMA – Il ricordo del grande maestro Mario Monicelli è troppo vivo per “sopportare” il remake di uno dei suoi più geniali film, “Amici miei” con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Adolfo Celi. Così la pensano numerosi fans del grande maestro toscano. E su Facebook stanno spuntando come funghi i folti gruppi che mirano a boicottare il film “Amici miei – Come tutto ebbe inizio” di Neri Parenti, con Christian De Sica, Massimo Ghini, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, che arriverà nelle sale il 17 marzo.
Al grido di “Fermiamo De Sica e il suo annunciato prequel”, i cultori dell’originale film parlano addirittura di “lesa maestà”. I gruppi sono già numerosi: quello “Giù le mani da “Amici miei”: fermiamo De Sica e il suo annunciato prequel” viaggia verso quota 58mila adesioni. Altri contano su qualche migliaio di iscritti.
“Nonostante il nostro appello e di quello di buona parte dei media (e dello stesso Mario Monicelli) contro l’assurdo progetto, Christian De Sica ha ultimato con il regista Neri Parenti e il produttore De Laurentiis le riprese del prequel di “Amici miei”, con Ghini, Panariello e Ceccherini. La profanazione di una saga capolavoro con un cast da cinepanettone che fa rabbrividire – si legge nella pagine su Facebook. “De Sica ci ha definito cretini. Fieri di esserlo e di non guardare i suoi film. La parola d’ordine ora è boicottare in tutti i modi il nuovo “Amici miei” quando arriverà nelle sale e diffondere via web il verbo. Nel rispetto del Necchi, del Perozzi, del Mascetti, del Melandri e del Sassaroli. Quelli veri”.
La polemica non è nuova. La protesta ha avuto inizio già con l’intenzione di realizzare il film nel 2009, quando Monicelli era ancora in vita. Nel maggio 2009 lo stesso De Sica annunciava nell’intervista il progetto, che si sarebbe dovuto chiamare “Amici miei 400”. Prendendosela con quelli che lo accusavano di voler “profanare” il film originale. Andando oltre: in un’intervista ad un settimanale dichiarava: “E poi quello mica è un capolavoro. È un buon film di Monicelli”.
Apriti cielo. I fans del prodotto originale parlano di “boicottaggio”. Dedicandolo alla memoria di Ugo Tognazzi.
Mentre da più parti si grida allo scandalo, fa sentire la sua voce anche Ricky Tognazzi, figlio di Ugo, che diplomaticamente sentenzia: “Gli unici che hanno da rimetterci sono quelli che vanno a profanare il culto, ma non la vedo come un’operazione di marketing, piuttosto un progetto lecito. Amici miei è universale. Sarebbe come scandalizzarsi di tutti i rifacimenti di opere come La Bohème”.
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