Inquinamento, già ventidue i capoluoghi “fuorilegge”



Inquinamento, già ventidue i capoluoghi “fuorilegge”

ROMA – Ben ventidue capoluoghi italiani hanno già superato, nei primi due mesi dell’anno, il limite di giorni consentiti per lo sforamento dei valori di polveri sottili nell’aria (tecnicamente “Pm10”). E’ quanto rende noto Legambiente, che ha lanciato la nuova edizione del suo “Treno Verde” per il controllo della qualità dell’aria e del rumore.
A guidare la classifica delle città più inquinate dalle polveri sottili c’è Milano con 56 giorni di superamenti, seguita da Torino (54) e Brescia che, pur avendo perso il primato rispetto al 2010, continua a “difendersi bene”con i suoi 51 giorni off-limits.
Nelle prime posizioni troviamo molte città dell’area padana: otto addirittura nei primi dieci posti e 18 tra le 22 che hanno sforato il limite di legge. Ma anche al centro-sud il quadro si presenta abbastanza critico con Frosinone che ha già superato di 48 giorni il limite consentito, seguita da Napoli e Pescara che hanno raggiunto i 36. Non sono da meno Lodi con 35 giorni, insieme a Modena, Pavia e Venezia (34) che si apprestano a superare la soglia consentita già nei prossimi giorni. Ma anche altri grandi città come Roma e Firenze, con 29 e 28 giorni di sforamento, stanno per raggiungere il limite consentito.
Nel 2010, ben 48 province italiane hanno superato i limiti di concentrazione delle oltre i limiti previsti dalla legge, con il record dei 134 giorni di Torino.
In generale, l’anno scorso, 21 città hanno registrato 70 giorni fuori limite, cioè il doppio ammesso dalla normativa.
In base al “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors), accordo europeo, i Comuni si impegnano su base volontaria a realizzare entro il 2020, i piani di azione per rientrare negli obiettivi del 20-20-20 (ridurre del 20% le emissioni di CO2, aumentare al 20% il contributo delle rinnovabili e ridurre del 20% i consumi). Le amministrazioni cittadine, durante le tappe del Treno Verde, saranno dunque chiamate ad accogliere la sfida di lavorare alla sostenibilità ambientale: dall’energia all’efficienza energetica fino al corretto smaltimento dei rifiuti, trovando le giuste sinergie tra interessi pubblici e privati.
“Il Patto dei Sindaci è uno strumento concreto per vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici partendo proprio dalla riqualificazione delle nostre città in chiave energetica -spiega Rossella Muroni, direttore nazionale di Legambiente.
Lo scorso 24 novembre l’Italia – insieme ad altri tre Paesi – è stata invece deferita dalla Commissione europea alla Corte di Giustizia europea per il mancato rispetto delle nome comunitarie che fissano i valori limite della qualità dell’aria, come previsto da una direttiva del 2008. Secondo Bruxelles, l’Italia non ha “ancora affrontato in modo efficace il problema delle emissioni eccessive per l’inquinante atmosferico particolato fine, o Pm10”.
Il particolato fine è presente soprattutto nelle emissioni inquinanti provenienti dall’industria, dal traffico e dai riscaldamenti domestici, e può causare asma, problemi cardiovascolari, cancro ai polmoni e morti premature.
Secondo i dati diffusi nel giugno scorso dall’istituto di ricerca Nomisma, sono quasi 5.900 le morti ogni anno in Italia attribuibili a malattie causate da elevata concentrazione di Pm10.
“Insieme progettiamo una città migliore” è lo slogan che unisce i tanti temi affrontati a bordo del Treno Verde: inquinamento, mobilità sostenibile, mutamenti climatici, fonti rinnovabili e risparmio energetico. Problematiche spiegate nelle tre carrozze attraverso una mostra interattiva. La prima carrozza del Treno Verde è quindi dedicata alla mobilità sostenibile, in particolare al trasporto su ferro, e illustra, attraversi pannelli e installazioni multimediali, alcune buone pratiche introdotte a livello comunale e regionale per la decongestione delle strade dal traffico, per un’aria più sana e per garantire a tutti i cittadini il diritto alla mobilità sostenibile. Grazie a un percorso articolato che va dal “pensare globale” all'”agire locale”, i pannelli presenti nella seconda carrozza permettono a tutti i cittadini di toccare con mano le cause dei cambiamenti climatici e il funzionamento delle fonti di energia rinnovabile: dall’eolico all’idroelettrico passando per la biomassa, il fotovoltaico e l’idrogeno come vettore d’energia. La seconda carrozza dedica parte del percorso alle termografie, lo studio energetico degli edifici, presentando i dati sul fabbisogno e gli interventi che andrebbero fatti per risparmiare energia. Attraverso giochi interattivi e video esplicativi, vengono illustrate le principali fonti energetiche rinnovabili, soprattutto rispetto ad alcune applicazioni locali di successo. Il percorso si conclude con la terza carrozza dove i visitatori possono interagire con una vera e propria casa ecologica che mostra buone pratiche, soluzioni salva clima e salva energia che ognuno può adottare per ridurre le emissioni di gas serra. La visita nella terza carrozza è anche l’occasione per informare i visitatori sulle nuove normative per la messa al bando dei sacchetti di plastica, voluta dal ministero dell’Ambiente dal 1 gennaio 2011.
Sul convoglio di Legambiente c’è spazio anche per gli incontri e le conferenze organizzate per affrontare a livello territoriale i problemi legati al traffico e all’emergenza smog e per spronare gli amministratori a trovare soluzioni concrete, efficaci e continuative in tema di mobilità sostenibile, risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.

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