Vendola al Tendastrisce di Roma: primarie, scuola pubblica, Nord Africa



ROMA – Le primarie “sono l’anima del cammino del nuovo centrosinistra, non sono un capriccio ma sono forma e sostanza di una nuova stagione che vogliamo costruire”. Così il leader di Sinistra ecologia e libertà, Nichi Vendola, ha dedicato ai dirigenti del Pd uno dei passaggi centrali del suo intervento al Teatro Tendastrisce di Roma per la manifestazione “Cambia l’Italia” cha ha richiamato circa cinquemila persone.
Parlando poi con i giornalisti, il governatore pugliese ha spiegato che auspica “un compromesso tra la cultura di sinistra e di centro”, precisando che “con il Pd non deve esserci equivoco: sul terreno del liberismo non ci avrete mai”. Ha inoltre aggiunto che “il grande cantiere del centrosinistra dovrà coinvolgere anche soggetti sociali”.
Oltre ai rapporti con il Pd di Bersani, il leader di Sel ha parlato dell’esecutivo, ricordando come “nessuno mai aveva posto una patrimoniale così gravosa sui poveri e sui ceti popolari come quella che ha fatto questo governo, una tassa che costa ai ceti più deboli 150 miliardi all’anno in evasione fiscale”.
Secondo Vendola, riguardo alle polemiche sulle dichiarazioni del premier sulla scuola, “ci vuole un Paese che investe nella scuola pubblica perché è il cuore della crescita economica”. “Capisco – ha aggiunto rivolgendosi al premier – che lei sente inimicizia verso la scuola pubblica perché è stata la crisi della scuola pubblica nel quindicennio delle sue televisioni a creare un’egemonia culturale che serve a questa classe dirigente ad avere una generazione narcotizzata dal trash e dalla pornografia”.
Vendola s’è anche soffermato sulla crisi nord-africana, sottolineando come sia “scellarato pensare al problema immigrati senza tener conto della grave instabilita politica che interessa il bacino del Mediterraneo”. Senza solidarietà, secondo il leader di Sel, non c’è alcun progetto politico serio e lanciato verso il futuro.

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